Lazio, Zingaretti: Voto prima del 28 dicembre. Dimostrerò che esiste ancora la buona politica
”Chiediamo che si voti al più presto e cioè prima del 28 dicembre. La cosa assurda di queste ore è che la Polverini si è dimessa ma non vogliono indire elezioni e mentre sto parlando il signor Fiorito continua ad aver lo stipendio pagato con i soldi dei cittadini. La parola deve tornare ai cittadini che devono decidere chi deve governare questa regione”.
E’ quanto ha dichiarato a Sky Tg24 il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, candidato alla presidenza della Regione Lazio. ”Si spende molto di più non andando a votare – ha spiegato ancora Zingaretti – che andando a votare, perché tenere una regione ferma per sei mesi costa molto di più che andare a votare. Bisogna trasformare radicalmente quelle istituzione, investire sulla trasparenza e il controllo diretto e fare una spending review regionale”. ”Credo che dobbiamo trasformare la Regione Lazio dal baraccone di spese pubbliche che e’ – ha spiegato ancora Zingaretti – ad un moderno livello di governo per aiutare i cittadini rispetto ai loro bisogni”.
‘Giuro che lascero’ la Regione Lazio piu’ pulita, efficiente e migliore. Ed e’ giusto che lo faccia uno che fa politica per dimostrare che non e’ vero che l’antipolitica risolve i problemi”, ha poi annunciato Zingaretti. Riguardo poi alla rinuncia alla corsa al Campidoglio, si e’ difeso: ”Vado nel posto piu’ difficile. Qualche giorno fa il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha detto: ‘la politica deve mettersi alla guida della rigenerazione democratica’. Voglio dimostrare che esiste una politica buona, che vuole mandare a casa questi signori e trasformare la Regione Lazio in un Palazzo di vetro”.
Poi parlando del suo partito Zingaretti sceglie Bersani: “‘Con Renzi ho un buon rapporto, ma io sto con Bersani. L’ho sempre detto quando si parlava di rottamatori. Io credo più in una rottamazione meritocratica e non tanto generazionale”. ”Il Pdl -aggiunge- si sta dissolvendo in oscure trattative tra leader, non sanno quale candidato presentare o addirittura se presentarsi alle elezioni con un simbolo di partito. Penso che tutto questo sia incredibile e dimostri il fallimento storico della destra al governo del nostro territorio”. ”Sono orgoglioso – ha concluso Zingaretti – di far parte di un partito che, comunque, tra grandi difficolta’ chiede agli italiani di selezionare la sua classe dirigente”.
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