Caso marò, il ministro Terzi: Sconcertato dal comportamento indiano. Decisione negativa porterebbe a controversia tra Stati
Con una sentenza negativa dell’Alta Corte indiana sulla vicenda dei due marò trattenuti in India, l’Italia avvierà “tutta una serie di azioni a livello internazionale perché si aprirebbe anche sul piano legale una controversia tra Stati”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, di fronte alle commissioni riunite Affari Esteri e Difesa di Camera e Senato. “Ma non voglio neanche immaginare che questo debba avvenire”, ha aggiunto Terzi.
“E’ un tema che lascia allibiti tutti il fatto che uno stato di diritto come l’India non riesca a esprimere un giudizio sulla giurisdizione a livello di Corte Suprema in tempi rapidi, chiari e definiti, che consentano ai nostri uomini di tornare a casa”, ha aggiunto Terzi. L’Italia, ha ribadito, “attende con fiducia la sentenza, ma anche con preoccupazione per i tempi”. Le posizioni dell’Italia, ha concluso il ministro, “sono cristalline e limpide sul piano del diritto e della sovranità in alto mare”.
Nel suo intervento Terzi ha parlato anche della crisi siriana: “Ci sarà molto da fare nei prossimi mesi”, “per cercare di sostenere la stabilità della massa di rifugiati e non farne oggetto di pericolosi traffici di esseri umani, le cui avvisaglie abbiamo già incominciato a intravvedere”. Il titolare della Farnesina ha parlato di “alcuni episodi di natanti e barche arrivati sule nostre coste con qualche siriano” e di un “flusso più importante” che ha riguardato i Paesi del nord Europa. La crisi in atto in Siria è quella che “ci preoccupa di gran lunga di più”, ha aggiunto Terzi, ribadendo il sostegno all’azione dell’inviato delle Nazioni Unite Lakhdar Brahimi.
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