Anticorruzione, il testo passa al Senato con la fiducia. Severino: Noi governo degli onesti
L’aula del Senato ha approvato il ddl anticorruzione con 256 sì, 7 no e 4 astenuti. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera, in quarta lettura.
Il via libera dopo il sì del Senato alla fiducia posta dal governo sul maxi emendamento contenente la normativa anti-corruzione. A favore si sono espressi 228 senatori della maggioranza, 33 sono stati i contrari (Lega e Idv, più Carlo Giovanardi in dissenso dal Pdl) e 2 gli astenuti.
“Io non ho mai usato in vita mia l’espressione metterci la faccia, ma lo faccio in questa occasione”, ha commentato il premier Mario Monti. “Una legge contro la corruzione è lo strumento fondamentale per creare attrattività del Paese e crescita”. E continua: “In un recente colloquio con l’emiro del Qatar mi sono sentito dire che il fattore che ha impedito investimenti in Italia è stata la corruzione”.
Il ministro della Giustizia Paola Severino ha espresso “grande soddisfazione per il governo, per il presidente Monti che ha sostenuto il ddl e per l’ampia condivisione del Parlamento”. “Ora siamo in dirittura d’arrivo”, ha poi ricordato.
Parlando con i giornalisti a palazzo Madama, Severino ha sottolineato come il Parlamento “abbia mostrato la consapevolezza” dell’importanza del provvedimento, come dimostra una maggioranza che raramente ha avuto numeri così ampi, riferendosi al voto della Lega che sul provvedimento si è espressa a favore.
Il Guardasigilli ha assicurato, in risposta alla sollecitazione di Carlo Vizzini per un provvedimento contro il voto di scambio, che “il governo ci sarà” e ha auspicato che alla Camera ci sia un iter “molto veloce” anche perché “c’è un ordine del giorno che ci impegna a intervenire sull’incandidabilità, ed è un impegno che vogliamo rispettare”.
Per il ministro, il ddl si presenta “forte ed equilibrato” anche nella parte relativa al collocamento fuori dei magistrati. Quanto all’impatto sui processi in corso per corruzione, il ddl avrà un’”incidenza relativa”. Su 75 processi per concussione, 36 sono relativi a reati di concussione per induzione e 17 potrebbero estinguersi nell’aprile 2013, ma c’è tutto il tempo, ha assicurato il ministro, per fissare i processi prima che la prescrizione intervenga.
Prima del via libera il Guardasigilli, parlando in aula, ha dichiarato: “Per quanto attiene alla corruzione consideriamo soddisfacente questo provvedimento”. Il ministro ha anche affrontato le critiche relative alla mancanza di riferimenti al falso in bilancio, all’autoriciclaggio, ai tempi di prescrizione, al voto di scambio.
“C’è una diversità strutturale, sono reati diversi” dalla corruzione, ha sottolineato, rilevando inoltre che “la prescrizione è un istituto di carattere generale che deve riguardare tutti i reati”. Quanto alla riforma dei reati societari, “ci deve essere, ma non può stare in questo provvedimento. Avremmo fatto una scelta scientificamente non corretta”.
Sul voto di scambio il ministro ha sollecitato il Parlamento a presentare delle proposte, perché “il governo è pronto a intervenire anche su questa materia”. Però, “i reati satellite non devono diventare la tomba del ddl anticorruzione”, ha sottolineato Severino, aggiungendo, tra gli applausi dell’aula, che questa “è una legge di cui l’Italia può essere orgogliosa”, al di là dello sport dei “grilli parlanti” che non sanno cosa vuol dire stare “qui, con la fatica che c’è dietro ogni provvedimento”.
“Il governo è fatto di persone oneste” e non “possiamo permettere” che si dica che il governo non vuole la legge perché “siamo amici degli amici dei corrotti”, ha poi aggiunto riferendosi alle accuse mosse in particolare ieri dal senatore Idv Luigi Li Gotti.
Severino ha infine lamentato che questo modo di argomentare “esalta la forza di demolizione che impedisce al Paese di fare i passi in avanti ed essere competitivi. E poi – si è domandata – perché offendere l’intero Parlamento?”.
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