Supercommissario, no di Francia e Italia. Resa della Merkel. Controllo sulle banche dal 2014
Accordo tra i leader europei nella notte sulla vigilanza unica bancaria da affidare alla Bce a partire dal prossimo anno. I capi di Stato e di governo dei 27, dopo l’ennesima maratona negoziale e l’ennesimo braccio di ferro fra Francia e Germania, hanno trovato un compromesso racchiuso nella formula contenuta nelle conclusioni: “L’obiettivo è di avere un accordo sul quadro legislativo entro il primo gennaio del 2013 – si legge – una volta che sarà concordato, il meccanismo potrà probabilmente essere effettivamente operativo nel corso del 2013″.
E solo allora, sarà possibile una ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del Meccanismo europeo di stabilità (Esm), i cui criteri operativi, ha spiegato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, saranno fissati dai ministri delle Finanze. “Oggi abbiamo deciso di precisare il calendario”, ha detto, assicurando che la Bce “si è impegnata a lavorare il più velocemente possibile per un’entrata un vigore del meccanismo nel corso del 2013″.
Soddisfatta per l’accordo raggiunto la cancelliera tedesca Angela Merkel. Per l’operatività del meccanismo unico di supervisione bancaria ci vorrà “del tempo”, proprio come richiesto da Berlino, “non uno o due mesi”, ha sottolineato la Merkel, parlando con i giornalisti a Bruxelles. E nel definire “molto ambizioso” il calendario concordato dai leader, la cancelliera ha ricordato come la Germania “abbia sempre detto che la qualità è più importante della rapidità”, perché l’obiettivo è “una supervisione bancaria degna di questo nome”.
Per questo, “non potrà cominciare il suo lavoro nella pratica il primo gennaio e sarà operativa nel corso del 2013″, ha sottolineato ancora la Merkel, secondo cui il presidente della Bce Mario Draghi ha detto ai leader che “prenderà un po’ di tempo”. Infine, la cancelliera ha spiegato che “l’ambizioso compito di mettere a punto un quadro legale” per l’operatività del meccanismo di supervisione bancaria “entro il primo gennaio 2013 sarà affidato ai ministri delle Finanze”.
Dal canto suo, il presidente francese Francois Hollande ha definito l’intesa raggiunta la notte scorsa “una tappa importante per permettere di procedere verso l’unione bancaria”.
Secondo l’inquilino dell’Eliseo, “non era possibile procedere in modo più spedito” di così, “l’unione bancaria si farà in tempi ancora più brevi di quanto previsto a giugno”. “Questa sera ho avuto la conferma che il peggio è passato”, ha ribadito ancora Hollande parlando con i giornalisti a Bruxelles. E sulle dinamiche del confronto con la Merkel, il presidente francese ha detto di non aver voluto lanciare un “ultimatum” nonostante le divergenze tra i due Paesi.
“Sul calendario” dell’operatività della vigilanza bancaria, Hollande ha poi sostenuto che “non ci sono stati compromessi, ci siamo ritrovati sulla stessa strada, la stessa posizione”. Con gli ”amici tedeschi”, ha detto il capo dell’Eliseo che poche ore prima aveva invitato la Merkel a non far prevalere le “ragioni elettorali” con il pensiero rivolto alle politiche tedesche di settembre 2013, c’è stato un “accordo perfetto” perché Berlino “ha capito, come noi, che l’unione bancaria deve avere delle tappe”. Infine, per Hollande, l’ipotesi di un supercommissario europeo con diritto di veto sui bilanci nazionali è “rispettabile, ma questa sera non è stata discussa”.
Dal canto suo, il premier spagnolo Mariano Rajoy, lasciando in nottata il ‘Justus Lipsius’, si è detto “contento e soddisfatto” dei risultati della prima giornata del vertice, perché “sono stati fatti progressi nel processo di integrazione europea e nell’unione bancaria, con l’accordo di avere una legislazione alla fine dell’anno per poi attuarla nel corso del 2013″. Alla domanda, però, su quando l’Esm potrà iniziare a ricapitalizzare direttamente le banche, il premier spagnolo è stato costretto ad ammettere: “Non lo so”.
Intanto si registra il no dell’Italia all’idea della Germania di un supercommissario europeo al Bilancio con diritto di veto sui budget nazionali. Il premier Mario Monti ha chiarito la propria posizione al termine della prima giornata di lavori del vertice europeo, conclusasi intorno alle 3 di questa notte.
“Questo tema – ha spiegato ai giornalisti – è stato appena accennato, il presidente (della Commissione europea Jose Manuel Durao) Barroso ha chiarito come già il commissario e vice presidente per gli Affari economici e monetari abbia dei poteri speciali per la presa delle decisioni all’interno della Commissione, che in effetti spesso superano quelli mitizzati del commissario alla Concorrenza”.
Barroso, ha sottolineato ancora Monti, “ha giustamente rilevato che, se in passato ci sono stati problemi, non è stato per la debolezza delle decisioni prese dalla Commissione, ma è stato perché le decisioni in questa materia, a differenza della concorrenza, sono poi soggette all’approvazione del Consiglio, mentre quelle della concorrenza semmai sono sottoposte solo allo scrutinio della Corte”. Dunque, ha scandito il premier, “non paiono necessari a nessuno a questo punto nuovi meccanismi o supercommissari”.
La prima giornata di lavori del vertice europeo ha segnato “passi avanti” nell’attuazione delle decisioni del summit di giugno secondo quanto registrato da Monti, che sottolinea come in particolare si sia data “una tempistica precisa alla realizzazione dell’Unione bancaria, in particolare per quanto riguarda il meccanismo unico di supervisione, sul quale ci si impegna ad un accordo entro il primo gennaio del 2013 e poi nel corso del 2013 ci saranno i lavori per la messa in opera effettiva da parte della Bce e delle autorità di vigilanza nazionali”.
Per quanto riguarda invece l’avvio della ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del Meccanismo europeo di stabilità (Esm), Monti ha osservato come sia “impossibile dire una data precisa”. “Non occorrerà che tutte le banche siano già coperte dal nuovo sistema di vigilanza – ha spiegato, parlando con i giornalisti la notte scorsa – Comunque la messa in opera del sistema avverrà nel corso dell’anno, quindi, ad un certo punto del 2013, l’effettiva operatività della ricapitalizzazione diretta delle banche senza passare dai bilanci statali dovrebbe potersi avere”.
Infine, Monti ha detto che nel corso del summit “si è preso atto con soddisfazione della distensione che si è verificata nei mercati dopo il Consiglio europeo di fine giugno, dopo le decisioni della Corte costituzionale tedesca e della Bce: soprattutto il risultato importante è che, pur non essendoci in questo momento pressioni immediate di emergenza nei mercati, il Consiglio ha saputo esercitare la sua capacità di decisione”.
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