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Obama vince il terzo dibattito ma Romney non molla. Al centro economia e politica estera

Obama vince il terzo dibattito ma Romney non molla. Al centro economia e politica estera

Alla Lynn University di Boca Raton Barack Obama si aggiudica il terzo e ultimo dibattito televisivo contro lo sfidante Mitt Romney alle presidenziali statunitensi. Il democratico non ha trionfato, ma è riuscito a infilare una serie di battute e stoccate contro l’avversario che hanno convinto il pubblico da casa: nei sondaggi a caldo della Cnn l’attuale presidente è piaciuto al 48% degli intervistati contro il 40% di chi ha preferito il repubblicano. Stracciato, quest’ultimo, secondo la Cbs, che assegna a Obama il 53% delle preferenze contro il 23% dello sfidante.
Al centro del dibattito la politica estera e l’economia. Se la crisi di questi anni ha facilitato Romney, gli affari esteri lo hanno messo in difficoltà, tanto da prestare il fianco a Obama per alcune battute che gli studenti hanno continuato a ripetere anche a fine confronto. Su tutte, quella sulle forze armate: quando il repubblicano ha affermato che “negli Usa ci sono meno navi che nel 1916″, il presidente lo ammonisce “di aver studiato poco come funziona” l’esercito americano e dopo qualche secondo di silenzio lo fulmina: “Se per questo, abbiamo anche meno baionette e cavalli”.
La crisi economica è stato il cavallo di battaglia di Romney che, però, è stato messo alle strette da Obama quando si è parlato di occupazione. Il repubblicano va giù duro: “Io voglio portare 12 milioni di posti di lavoro. Il presidente vuole farci fare la fine della Grecia, il suo cammino sono 20 milioni di posti in meno”. La replica arriva poco dopo, netta: “Ripropone politiche economiche anni Venti”. E spiega: “A differenza sua, io non voglio delocalizzare, voglio portare lavoro negli Usa“.