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Elezioni Usa, nuovo scivolone per i Repubblicani. Candidato Tea Party: Gravidanza dopo uno stupro? E’ volontà di Dio

Nuova gaffe sullo stupro di un candidato repubblicano al Senato Usa. Dopo il caso Todd Akin, questa volta a scatenare il putiferio è Richard Mourdock, candidato repubblicano favorito per il seggio al Senato dell’Indiana. In un dibattito elettorale a New Albany, in Indiana, con il suo rivale democratico, il deputato Joe Donnelly, e con il candidato libertario, Andrew Horning, l’uomo del Tea Party ha detto che anche le gravidanze frutto di uno stupro sono volute da Dio, nonostante la “situazione orribile” da cui derivano.
Sollecitati a esprimere il loro punto di vista sull’aborto, Mourdock ha espresso la sua convinzione che “la vita inizia dal concepimento” e che l’interruzione di gravidanza dovrebbe essere consentita solo in circostanze in cui la vita della madre è in pericolo. “Ho lottato con me stesso per molto tempo, ma ora sono convinto che la vita è un dono di Dio. E anche quando la vita inizia nella terribile situazione dello stupro, siamo davanti a qualcosa che Dio voleva che succedesse”.
Le parole hanno scatenato le critiche del suo avversario democratico che ha ribattuto con decisone: “Non credo che il mio Dio, o qualsiasi Dio, permetterebbe che ciò succedesse”. Ma anche i repubblicani hanno stigmatizzato il giudizio di Mourdock, tanto che Mitt Romney ha subito preso le distanze dichiarando che quanto espresso da Mourdock “non riflette” le sue idee. Parole che però arrivano il giorno dopo il lancio di un nuovo spot elettorale che vede lo sfidante di Obama sostenere proprio il repubblicano dell’Indiana che aspira al seggio al Senato.