Esodati, tassa sui ricchi. Anche il Pd frena. Bersani: Ci sono altre soluzioni
Per risolvere il problema degli esodati “possono esserci anche altre soluzioni” oltre a quella della tassa sui ricchi. E’ quanto ha detto il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, parlando con i giornalisti a Parigi, al termine di un incontro con il presidente francese Francois Hollande. “Discutiamone, abbiamo diverse idee in proposito”, ha assicurato il segretario del Partito democratico.
Bersani ha quindi ricordato di aver avuto sul tema con il premier Mario Monti “un colloquio positivo, poi io sono rispettoso anche delle altre forze di maggioranza, noi non abbiamo la maggioranza in Parlamento”.
“Mi pare di capire che sul grande versante della scuola si siano comprese le cose, meno male – ha sottolineato Bersani – e sul piano fiscale stiamo approfondendo, stiamo facendo alcune ipotesi, non aggiungo altro, ma mi sembra che anche lì una soluzione si possa trovare”. Detto questo, il segretario del Pd ha ribadito come “il problema degli esodati non è che ce lo siamo inventato noi, possono esserci anche altre soluzioni per rispondere al problema che si è aperto, il Pdl e il governo stesso hanno dichiarato più volte che esiste un problema che ancora non si è risolto”.
Dunque è da capire “come la troviamo la soluzione, come troviamo copertura per riuscire a mandare avanti la risposta a questo tipo di disagio radicale che vive tantissima gente”, ha sottolineato ancora il leader democratico. Al quale “interessa arrivare all’obiettivo: non possiamo lasciare senza lavoro, senza pensioni, senza niente un certo numero di persone, questo non può esistere. Discutiamone, possono esserci anche altre soluzioni”.
Quanto al governo, ha ribadito che le possibilità di un Monti bis nel 2013 sono pari a “zero, se Monti bis vuol dire andare avanti con maggioranze spurie”.
La soluzione trovata in Commissione per finanziare l’ampliamento della tutela per gli esodati non piace a Confindustria. “Il contributo di solidarietà del 3% sui redditi sopra i 150mila euro è iniquo, si aggiunge ad un prelievo analogo ancora in essere” previsto dal decreto Salva Italia, sostiene il vicepresidente di Confindustria Aurelio Regina, ospite a RadioAnch’io. Questo contributo colpisce “una fascia di popolazione che è l’unica che spende minacciando ulteriormente i consumi”, conclude Regina.
Di diverso avviso la leader della Cgil Susanna Camusso che considera invece ”positiva l’indicazione di un meccanismo di solidarietà per chiedere a chi ha di più in questo Paese di contribuire”.
Mentre il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, esprime la contrarietà del suo partito alla norma. “Malgrado ci siamo occupati più volte del tema perché sinceramente impegnati nel trovare soluzioni ragionevoli al problema degli esodati – dice Cicchitto – nessuno ha consultato la presidenza del gruppo del Pdl prima dell’ultima riunione della Commissione Lavoro”.
“Sostenendo in via generale la via dell’abbattimento del debito per diminuire una pressione fiscale insostenibile per tutti, non condividiamo – chiarisce – il ricorso a forme di finanza straordinaria per una copertura delle risorse necessarie sul tema. Riteniamo più ragionevole e realistica l’impostazione contenuta nell’emendamento presentato dall’on. Giuliano Cazzola e da altri”.
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