Usa, economia in ginocchio: Wall Street resta chiusa, fabbriche e raffinerie paralizzate. Il sindaco Bloomberg: Almeno 20 miliardi di danni
La tempesta Sandy potrebbe provocare fino a 20 miliardi di dollari di perdite per l’economia americana, secondo prime stime dell’agenzia Bloomberg che cita negozi e fabbriche chiusi, trasporti aerei interrotti e perdite per le compagnie di assicurazione. In quest’ultimo settore si ritiene che i danni alle abitazioni potrebbero portare al pagamento di premi fra i 5 e i 10 miliardi di dollari. Secondo le stime di Mark Vitner, analista della Wells Fargo Securities, il prodotto nazionale lordo americano potrebbe perdere fra lo 0,1 e lo 0,2 nell’ultimo trimestre a causa di Sandy.
Non solo la Borsa di New York rimarra’ chiusa oggi per il secondo giorno- ed e’ la prima volta per il maltempo dal 1888- ma vari stabilimenti industriali hanno interrotto le attivita’. Sono chiuse le fabbriche della Boeing in Virginia, Maryland, New Jersey e Pennsylvania. Chiuse anche le raffinerie di petrolio di Linden e Port Reading in New Jersey, cosi’ come i terminal petroliferi di Exon Mobil, NuStar energy, Philips 66 e Hess a New York, in Connecticut, Massachusetts, Rhode Island, New Jersey, Virginia e Maryland.
Se alberghi, ristoranti e casino’ dovranno sicuramente fare i conti con le perdite di clienti di questi giorni, cosi’ come molti gadget di Halloween rimarranno invenduti, non e’ detto che tutta l’economia risenta negativamente di Sandy. C’e’ anche l’effetto ricostruzione, nota ad esempio Mike Englund, analista di Action economic, secondo il quale non e’ escluso che questo risulti leggermente prevalente rispetto alle perdite.
Le inevitabili perdite nelle vendite al dettaglio dei primi di novembre, potrebbero essere compensate dallo shopping su Internet, mentre si ritiene che i negozi di bricolage faranno affari d’oro per gli acquisti necessari alle piccole riparazioni.
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