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Sicilia, Crocetta: Con me cambia la storia. Nessun inciucio. Esulta Grillo: Il Movimento 5 Stelle è il primo partito

“Con me è la storia che cambia. Nell’Isola uno come me non sarebbe mai stato eletto” e ”con la mia elezione credo che cambi veramente la storia di questo Paese”. A dirlo è il candidato alla presidenza della Regione siciliana, Rosario Crocetta, commentando a caldo i primi risultati delle elezioni in Sicilia che lo vedrebbero vincitore.
“Sono riuscito in un miracolo, mettendo insieme movimenti antipolitici con partiti” aggiunge, sottolineando: “Io cercherò la maggioranza in aula sui provvedimenti. Non cederò a nessun inciucio, la mia storia me lo impone”.
“Il patto delle crocche’? – dice – Non mangio carboidrati, me lo ha vietato il medico” precisa, rispondendo ai giornalisti su presunti accordi pre-elettorali. “Io non sono uomo da restare prigioniero di simili alleanze”.
”Con la mia elezione si è rotto un muro di gomma. Per la prima volta vince un candidato che ha scelto di lottare contro la mafia. Per la prima volta in Sicilia viene eletto presidente un candidato con una storia antimafia alle spalle. E’ il segno di una Sicilia che cambia”.
”Le alleanze? – prosegue Crocetta – Non si cercano sulla base di ammucchiate varie e consociativismo. In ogni caso non mi pongo per nulla il problema” dice, aggiungendo: “Sono fiducioso sul fatto che otterrò una maggioranza all’Assemblea regionale siciliana. Noi proporremo delle leggi per il bene della Sicilia e su quelle cercheremo l’accordo. Se non si trovera’ saremo pronti a tornare al voto”.
”Gli elettori hanno premiato la mia storia di vita, dimostrando che il politichese non funziona più. Hanno guardato le persone e hanno capito che la vera scelta di discontinuità era qui” dice Crocetta. “Il mio – ha aggiunto – è un programma di rivoluzione e non di semplice protesta”.
Arrivando al comitato elettorale a Palermo, anche il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha commentato l’esito delle elezioni: “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo”.
“Auguro buon lavoro a Crocetta – aggiunge Musumeci – che adesso dovrà governare. Ha voluto la bicicletta, allora pedali”. Adesso, sottolinea, “saranno guai per Crocetta, dovrà fare i conti con una coalizione seria e che non gli farà sconti”.
“Il mio obiettivo è far saltare questo losco blocco di potere che si nasconde dietro Crocetta” dice il candidato governatore del centrodestra. “Entro un anno vi assicuro che avremo lo stesso blocco di potere ‘Lumia-Cracolici-Lombardo’ che ha governato negli ultimi anni”.
“Per la Sicilia non vedo prospettive rosee – prosegue – ma noi ci saremo con una opposizione vigile, attenta ed intransigente per evitare i danni irreversibili di un governo guidato dal Pd”.
Per Giancarlo Cancelleri (Movimento 5 Stelle), “noi siamo zitelle acide. Non andiamo con nessuno. Ora dobbiamo cominciare a lavorare” dice commentando i dati delle elezioni che danno un eploit per il movimento guidato dal comico genovese Beppe Grillo. “L’onda di Grillo ha invaso la Sicilia – aggiunge -. Da oggi è tutto diverso nell’Isola: all’Ars entrerà un gruppo di cittadini che renderà tutto trasparente”.
Grande soddisfazione invece per Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, che ha aperto il suo comizio ad Arezzo, nel tardo pomeriggio con un ”vi do una bella notizia per riscaldarvi: abbiamo vinto in Sicilia, cose da pazzi”. E aggiunge: “Ora si apre la possibilità di un cambiamento vero” ha aggiunto il leader democratico. “E’ la prima volta dal dopoguerra che c’è la possibilità di una svolta vera in Sicilia”.
E’ arrivata solo a notte fonda l’ufficialità del voto in Sicilia: Rosario Crocetta è il nuovo presidente della Regione siciliana, eletto con il 30,4%. Il candidato di Pd, Udc, Socialisti e Api ha preceduto Nello Musumeci (Pdl, Cantiere popolare e Alleanza di centro) che si è fermato al 25,7%, a cui, comunque, spetta un seggio di deputato all’Ars.
Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 stelle, ha ottenuto il 18,1%. A seguire Gianfranco Miccichè, sostenuto da Grande Sud, Pds-Mpa, Fli, Ppa con il 15,4%, Giovanna Marano (Sel e Idv) con il 6,0%. E ancora Mariano Ferro (Movimento dei Forconi) con l’1,5%, Cateno De Luca (Rivoluzione siciliana) con l’1,2%, Gaspare Sturzo (Sturzo presidente) con lo 0,9%, Giacomo Di Leo (Partito comunista dei lavoratori) con lo 0,2% e Lucia Pinsone (Volontari per l’Italia) con lo 0,1%.