Il ddl anticorruzione è legge: sì della Camera al voto di fiducia. Contraria solo l’Idv: E’ un raggiro per fini elettorali
La Camera ha approvato il ddl anti-corruzione. Il provvedimento contenente misure di contrasto alla corruzione diventa legge. Contro il ddl ha votato l’Idv, mentre la Lega, che ieri ha votato no alla fiducia, ha detto si al provvedimento. Astenuti i radicali e Alfredo Mantovano (Pdl), in dissenso dal proprio gruoppo.
“Piuttosto che niente e’ meglio il piuttosto”, ha detto, intervenendo in Aula, la deputata del Carroccio, Carolina Lussana, annunciando il sì della Lega Nord.
Duro invece l’intervento in aula di Antonio Di Pietro. “Rivolgo un accorato appello al Capo dello Stato, affinche’ rimandi” la legge anticorruzione “al Parlamento per la rilettura”, poiche’ il provvedimento “e’ un raggiro per fini elettorali. Presidente, rimandi le misure in Parlamento affinche’ si assuma le proprie responsabilita’ con un vero provvedimento” di contrasto alla corruzione, piuttosto che varare un ddl “che nasconde le magagne sotto il tappeto” ha affermato il leader Idv. “Abbiamo detto no alla fiducia – ribadisce Di Pietro – e siamo contrari a questo provvedimento nel merito. E qui mi appresto a fare una denuncia politica” poiche’ lo stesso ministro Severino “ha detto pubblicamente che trattasi di un compromesso politico, di una legge chiamata anticorruzione ma formulata in questo modo altrimenti non sarebbe stata approvata”. Il Guardasigilli, dunque, “disconosce questo provvedimento” e “chiede un voto di fiducia su un compromesso politico”.
“E noi – incalza Di Pietro – denunciamo la trattativa su un provvedimento cosi’ delicato che ha portato a misure al ribasso, che non combatte la corruzione ma bensi’ e’ pro-corruzione. Si tratta di un artifizio al raggiro – accusa l’ex magistrato – per far credere ai cittadini che il Parlamento sta prendendo decisioni che doveva assumere dagli anni ’90 ma che non ha preso e continua a disattendere”. Il provvedimento, per Di Pietro, “raggira la volonta’ popolare, e’ un’occasione mancata, un’amnistia mascherata”.
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