L’importanza di chiamarsi Mario. Balottelli conquista la copertina di Time. “Spero di incontrare Obama”
Mario Balotelli conquista la copertina dell’edizione europea del ‘Time’. La rivista apre con una foto dell’attaccante del Manchester City con il titolo ’Il senso di Mario’; nell’intervista il calciatore viene preso come simbolo di una cultura in movimento. Balotelli, di origine ghanese, parla della mamma adottiva, dei genitori naturali, di Raffaella Fico e del figlio in arrivo: “Mio figlio avrà bisogno di una madre capace di dire di no, perché io lo amerò così tanto che forse non sarò in grado di dirglielo”. Con Balotelli viene anche affrontato il tema del razzismo e del multiculturalismo: “Il razzismo è cominciato soltanto quando ho iniziato a giocare a pallone - dice il giocatore -. Quando non ero famoso avevo tanti amici”. Spazio anche alla politica e alle elezioni americane: “E’ stato bello vedere un uomo di colore a capo della prima superpotenza mondiale. Spero di incontrare Obama”. “Non voglio essere un modello, voglio solo giocare al calcio”, precisa Balotelli che in campo e fuori ha dimostrato un carattere forte. Infine un accenno a come ci si deve comportare sul dischetto del rigore: “E’ come un gioco psicologico tra il portiere e me, quando si muove prima di me ha perso”.
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