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Ultimi scontri: Romney cita l’italia come spettro in caso di vittoria di Obama. Ma il sindaco di New York Bloomberg sceglie Barack

Il deficit del bilancio federale e le politiche economiche messe in atto da Barack Obama possono portare l’America “sulla strada della Grecia” o “sulla strada della crisi economica come in Europa, in Spagna, Italia e in altre parti del mondo”. Questo uno dei passaggi del discorso fatto dal candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, a Roanoke, in Virginia, ripreso dal sito Politico.”Se siete un imprenditore – ha detto durante un comizio in Virginia – e state pensando di avviare un’attività dovete chiedervi: è l’America sulla strada della Grecia? Siamo sulla strada di una crisi economica come quelle che stiamo vedendo in Europa, in Italia e Spagna? Se continuiamo a spendere 1.000 miliardi di dollari in più di quanto entra, l’America di fatto si troverà su questa strada”. E ancora: “I sostenitori del presidente sperano in ‘altri 4 anni di Obama’, noi invece diciamo: non gli restano che 5 giorni”.

Eppure i sondaggi sembrano vedere in vantaggio il candidato democratico rispetto a Romney, soprattutto sulla spinta d’immagine garantita dal passaggio dell’uragano Sandy sulla East Cost. Ma Obama, ricordando “la devastazione” provocata dall’uragano Sandy, ha tenuto a precisare: “Di fronte ai disastri non ci sono nè democratici nè repubblicani. C’è solo l’America”. E ha aggiunto: “Davanti ai disastri viene fuori l’America migliore”. Da quanto è emerso da un sondaggio Washington Post/Abc il 78% degli americani ha elogiato la gestione dell’emergenza dell’uragano Sandy da parte di Barack Obama. Solo l’8% se ne è dichiarato insoddisfatto.

E Obama incassa anche l’appoggio del sindaco di New York, Michael Bloomberg, considerato ormai ex repubblicano e sempre più indipendente. Bloomberg, miliardario grazie all’omonima agenzia economica da lui fondata, è estremamente popolare negli Usa e più volte si è parlato di una sua eventuale candidatura alla casa Bianca. L’annuncio di Bloomberg arriva a sorpresa: in un editoriale il sindaco di New York spiega di aver maturato la decisione negli ultimi giorni. Nel 2004 aveva appoggiato Bush Jr., nel 2008 non si espresse nè per Obama, nè per John McCain. In un articolo scritto di sua
pugno per la sua agenzia Bloomberg spiega di preferire Obama, tra l’altro, per il suo impegno a favore dell’ambiente, un tema di cui, sottolinea, abbiamo visto l’importanza con le devastazioni causate dall’uragano Sandy ora e lo scorso anno con Irene. Il sindaco di New York apprezza anche le posizioni assunte dal presidente Usa sui diritti delle donne e dei gay.

E subito arriva la risposta di Obama:  “Sono onorato” per l’appoggio del sindaco di New York.