Napoli, giovane ucciso per errore: arrestato il mandante. E’ un affiliato al clan Sorrentino
Il 9 luglio del 2009 i sicari della camorra uccisero un giovane Nicola Nappo di 23 anni ma la vittima non c’entrava nulla con i clan ma fu eliminata per errore al posto di un’ altra persona. All’alba di oggi i Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata ( Napoli) hanno arrestato il presunto mandante di quell’omicidio: si tratta di A.C., di 32 anni, ritenuto dagli investigatori un esponente del clan Sorrentino, attivo a Scafati nel salernitano.
L’indagato e’ accusato di omicidio e detenzione illegale di armi. I Carabinieri gli hanno consegnato un ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il tribunale di Napoli, su richiesta dei Pm della direzione distrettuale antimafia. Secondo i Carabinieri A.C. avrebbe organizzato e pianificato l’agguato per uccidere un affiliato al clan Giugliano-Fabrocino, attivo a Ottaviano e Poggiomarino, area vesuviana.
La vittima designata doveva essere punita in quanto aveva picchiato il figlio del capo clan della cosca dei Sorrentino. Ma, quel 9 luglio del 2009 al posto del giovane da punire fu ucciso un ragazzo di 23 anni che non aveva niente a che vedere con la Camorra.
Nel corso dell’agguato, che avvenne a Poggio Marino rimase ferita una ragazza di 18 anni, fino a qualche tempo prima fidanzata con il vero obiettivo dei sicari.
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