I primi quattro anni di Obama e “Il meglio deve ancora venire”. Parola di Presidente
“Costruiremo sui progressi fatti”. E’ quanto ha detto Barack Obama nel discorso della vittoria a Chicago, rivendicando quanto fatto nel suo primo mandato. Dalla fine della guerra in Iraq all’annuncio del ritiro delle truppe in Afghanistan, dall’uccisione di Osama Bin Laden all’Obamacare e alla riforma di Wall Street, i primi quattro anni del presidente Obama – che ricordiamo nel 2009 ha ottenuto il premio Nobel per la Pace – sono stati caratterizzati da importanti risultati a livello nazionale ed internazionale.
Sicuramente uno dei principali successi è stato quello di aver ordinato la missione dei Navy Seal che nel maggio del 2011 hanno ucciso, durante un blitz in Pakistan, Osama Bin Laden, il leader di al Qaeda responsabile degli attentati dell’11 settembre, che per 10 anni era sfuggito alla guerra al terrorismo lanciata da George Bush.
“Oggi, dietro mie istruzioni, gli Stati Uniti hanno sferrato un’operazione mirata contro un compound a Abbottabad, in Pakistan. Una piccola squadra di americani ha condotto l’operazione con coraggio e capacita’ straordinarie. Nessun americano è rimasto ferito. Hanno fatto attenzione ad evitare vittime civili. Al termine di uno scontro a fuoco, hanno ucciso Osama Bin Laden e preso in custodia il suo corpo”. Con queste parole Obama annunciò in diretta televisiva la morte di Bin Laden.
Sempre sul fronte della politica estera, Obama in questi anni ha mantenuto la promessa elettorale di mettere fine alla guerra in Iraq, che si è conclusa ufficialmente il 15 dicembre 2011, quando è stata ammainata a Baghdad la bandiera americana segnando la fine del conflitto iniziato da Bush nel 2003 su cui Obama era stato sempre critico. Diverso il discorso sull’impegno bellico in Afghanistan, che Obama, dopo il suo arrivo alla Casa Bianca, aveva confermato come una “guerra necessaria”, ordinando anche ‘surge’ della presenza delle truppe. Ma in questi anni Obama ha anche avviato il ritiro dall’Afghanistan e a maggio di quest’anno il presidente Usa ha rassicurato il presidente Hamid Karzai che gli Stati Uniti continueranno a sostenere il Paese anche dopo il completamento del ritiro delle truppe da combattimento entro il2014. Importante il segno del primo mandato di Obama in politica interna. Arrivato alla Casa Bianca nel momento piu’ delicato della crisi economica statunitense, Obama nei primi mesi del suo mandato ha varato un pacchetto di stimolo economico da 787 miliardi di dollari che, come ha ricordato recentemente il Financial Times, “ha salvato il paese da una Grande Depressione”.
Sempre sul fronte della risposta alla crisi, va ascritta la riforma del sistema finanziario, la “piu’ ampia” riforma della regolamentazione finanziaria dalla Grande Depressione degli anni ’30, che comprende una serie di misure ed organismi tesi ad operare un maggior controllo su Wall Street per scongiurare un nuovo tracollo come quello che ha provocato la crisi nel 2008. Ma la conquista piu’ importante, difficile, e combattuta dagli avversari, e’ stata la storica riforma sanitaria che Obama e’ riuscito, anche se in forma notevolmente ridotta rispetto all’iniziale stesura, a far approvare al Congresso. Firmata da Obama nel marzo del 2010, la riforma prevede che venga garantita copertura sanitaria a 30 milioni di americani che ora ne sono privi e regola e limita maggiormente l’operato delle assicurazioni. L’Obamacare e’ stata oggetto di una vera e propria battaglia legale da parte dei repubblicani che hanno presentato il ricorso contro la sua costituzionalita’ che pero’ lo scorso giugno la Corte Suprema ha bocciato, facendo incassare al presidente un’importante vittoria. I primi quattro anni di Obama sono stati anche segnati da importanti vittorie per il movimento per i diritti dei gay, con l’abolizione della misura che bandiva gli omosessuali dichiarati dall’esercito, il famigerato ‘Don’t ask, don’t tell’, e, soprattutto con la storica apertura alle nozze gay, fatta nei primi mesi della campagna elettorale.
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