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Lavitola patteggia: 3 anni e 8 mesi per i fondi illeciti a L’Avanti. Berlusconi diserta l’udienza sulla presunta estorsione ai suoi danni

L’ex direttore del quotidiano L’Avanti Valter Lavitola ha patteggiato davanti al gup Francesco Cananzi la pena a 3 anni e 8 mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta. L’inchiesta è quella relativa ai fondi al quotidiano L’Avanti condotta dalla procura di Napoli, dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dai pm Henry John Woodcock e Vincenzo Piscitelli.
Lavitola, detenuto per altre ragioni, è coinvolto anche in altre inchieste giudiziarie. L’ex direttore dell’Avanti era assistito dal suo legale, l’avvocato Gaetano Balice.
Intanto, Silvio Berlusconi ha comunicato alla procura della Repubblica di Roma che domani non sarà presente a Palazzo di Giustizia per essere ascoltato come testimone nell’inchiesta riguardante la presunta estorsione di 500mila euro ad opera, secondo l’accusa, dell’imprenditore Gianpaolo Tarantini, della moglie di questi, di Lavitola e di altre due persone.
Ora i magistrati romani cercheranno di trovare un accordo perche’ l’ex presidente del Consiglio raccolga il loro invito a testimoniare. Nel programma dei pm c’è anche l’interrogatorio di Lavitola, detenuto a Napoli.