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Un anno di Monti, il premier promuove il suo governo: Abbiamo salvato il nostro posto nell’eurozona

“Questo governo è nato sull’onda dell’emergenza, trovandosi di fronte ad un bivio drammatico: lasciare affondare il Paese o sforzarsi di uscire dalla palude. Tra questi due estremi il primo passo è stato compiuto ed è quello del risanamento”. All’indomani dell’affondo di Silvio Berlusconi su un anno di governo tecnico, sul sito di Palazzo Chigi arriva il bilancio dell’esecutivo guidato da Mario Monti.
Il risanamento, spiega Palazzo Chigi, “era condizione preliminare per ogni altro obiettivo e anche necessario a evitare che l’Italia, per la sua dimensione, non determinasse un cambiamento dello scenario europeo, e forse mondiale, degli avvenimenti economici e finanziari”.
E i risultati sono venuti. “Dopo un anno l’Italia è saldamente sulla via del cambiamento – rivendica Palazzo Chigi – di certo è un’Italia che adesso può guardare con più fiducia verso il suo futuro. Un futuro che sarà prospero se si continuerà sulla strada intrapresa, senza disperdere il lavoro che è stato compiuto fino ad oggi”.
Il lavoro di questo anno di esecutivo, scandisce poi il documento, “passa attraverso cinque parole che ridisegnano la nuova Italia: credibilità, coesione, responsabilità, legalità e visione”.
“Il governo ha cercato di rappresentare la realtà ai cittadini spiegando senza contraffazioni e con un linguaggio di verità la situazione e i rimedi adottati. Non sono state fatte promesse, né alimentate illusioni”. Niente promesse, dunque, ma “al contrario sono stati richiesti sacrifici, anche pesanti. Ma questi – si legge ancora nel documento – sono stati recepiti proprio per il momento drammatico che l’Italia ha attraversato. Solo un consapevole e trasparente senso della realtà può dare speranza e fiducia per l’avvenire”.
“Molto di più si sarebbe dovuto fare in favore delle classi più disagiate del Paese”. L’esecutivo avrebbe dovuto fare di più “soprattutto per sostenere le famiglie – è scritto negli ‘appunti di viaggio’ del governo Monti – che con il loro welfare sono il vero tessuto produttivo grazie al quale l’Italia non ha subito un contraccolpo negativo come, ad esempio, è successo negli Stati Uniti”.
La riforma delle pensioni del governo Monti “viene indicata a livello internazionale come un modello da seguire”, rivendica l’esecutivo. Parole di merito anche per la riforma del mercato del lavoro, “che ambisce a creare un contesto più inclusivo e dinamico, atto a superare le segmentazioni che tendono a escludere o marginalizzare i giovani”.