Casini: C’è sintonia con Montezemolo. Stroncatura della Bindi: Come fanno a definirsi nuovi?
La ”sintonia” di Pier Ferdinando Casini, la ”simpatia” di Angelino Alfano, la stroncatura di Rosy Bindi. All’indomani della Convention ‘Verso la Terza Repubblica’, con cui Luca Cordero di Montezemolo è sceso in campo lanciando un partito per un Monti bis, fioccano le dichiarazioni e i commenti sulla mossa del presidente della Ferrari.
Ribadisce il suo grande interesse, il leader dei centristi Pier Ferdinando Casini. E’ “sempre positiva l’iniezione di concorrenza, anche quella di ieri. Credo che siano uscite proposte serie – ha detto Casini in un’intervista al Tg 2 – ragionamente pacati, di persone per bene, che vogliono contribuire al rinnovamento della politica e dell’Italia. Ho trovato molta sintonia”.
”Attenzione e simpatia” viene espressa dal segretario del Pdl Angelino Alfano visto che si tratta di un movimento che propugna idee liberali e che ”si candida a non far vincere la sinistra, questa sinistra”. Alfano però ”non valuta possibile l’ipotesi di un Monti bis. Crediamo che il presidente Monti, se vuol governare il nostro Paese anche nella prossima legislatura, debba annunciare la propria candidatura”.
Netta la stroncatura di Rosy Bindi. Luca Cordero di Montezemolo e Raffaele Bonanni “come fanno a dire di essere nuovi?”, si è chiesta la presidente dell’assemblea del Pd Rosy Bindi, ospite su Sky Tg 24 de ‘L’Intervista’ di Maria Latella.
L’esponente democratica non ha risparmiato critiche neanche anche alle Acli, presenti ieri alla manifestazione ‘Verso la Terza Repubblica’ con il presidente Andrea Olivero. “Sono molto felice che il mondo cattolico finalmente torni ad un impegno politico piu’ dichiarato, pero’ anche da li’ non prendo lezioni, perche’ in questi anni noi siamo stati in prima fila a combattere il berlusconismo che e’ all’origine della crisi economico sociale e morale di questo Paese, loro sono stati un po’ acquattati. Ho trovato un mondo cattolico molto silenzioso nei confronti delle berlusconate, non li ho visti in prima fila a combattere il degrado a cui questo Paese stava andando incontro”.
Stesso discorso per Montezemolo e Bonanni. ”Ho sentito parlare di accuse di operazioni gattopardesche da parte di chi in questi anni non è che era da un’altra parte, ricopriva ruoli o nel sindacato o nell’industria italiana che avevano molto piu’ potere di quello che hanno avuto alcuni esponenti politici”. Insomma ”non sono stata io che ho avuto l’incarico da Berlusconi di promuovere il made in Italy nel mondo e non sono io che ho firmato gli accordi con Berlusconi in questi anni, magari lavorando alla divisione del sindacato”.
Taglia corto il senatore della Lega Nord, Roberto Calderoli. ”Montezemolo dovrebbe pensare alla Ferrari e al povero Alonso: chi non sa dare al più grande campione di Formula 1 una macchina in grado di poter vincere un campionato, e’ meglio che si dedichi al gioco del Lego o al Meccano. Altro che governo…”.
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