Gaza, strage di bambini: altri raid nella notte. Obama e Ban Ki-moon chiedono una tregua
Non si fermano i bombardamenti della Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano. Almeno 13 persone sono rimaste uccise nei raid aerei condotti oggi.
L’ultimo attacco risale alle 7 di questa mattina (ora locale) quando un elicottero israeliano ha sparato un missile su un’auto nella città di Deir Al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, uccidendo tre persone. Secondo quanto spiega l’agenzia di stampa Ma’an, che identifica le vittime in Tamer al-Bashir, Amin al-Bashir and Rashid Abu Amrah, i morti appartenevano tutti alla stessa famiglia. Poco prima gli aerei israeliani F16 hanno colpito tre case nel quartiere di Al-Zeitoun, uccidendo quattro persone, tra cui un bambino e due giovani donne. In precedenza altri raid aerei avevano portato all’uccisione di tre miliziani della Jihad islamica.
Nella città meridionale di Rafah, che confina con l’Egitto, un uomo di 52 anni è invece deceduto dopo essere rimasto intrappollato nelle macerie della sua abitazione. Un uomo e suo figlio sono infine rimasti uccisi in un altro raid aereo nel nord di Gaza.
Da mercoledì, giorno di inizio dell’operazione israeliana ‘Pilastro di difesa’ contro la Striscia, le vittime palestinesi sono 86, circa la metà dei quali civili. Centinaia sono invece le persone rimaste ferite. Ieri è stata la giornata più violenta: 29 palestinesi morti, in maggioranza donne e bambini.
Oggi il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon è al Cairo per discutere della crisi di Gaza con la leadership egiziana. Ieri Ban ha lanciato un appello a Israele e Hamas “a collaborare con gli sforzi condotti dall’Egitto per raggiungere un immediato cessate il fuoco”.
Sono ottanta gli obiettivi colpiti da Israele nella notte nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l’esercito israeliano, spiegando che tra i siti colpiti ci sono edifici di proprietà dei militanti di Hamas, strutture di stoccaggio delle armi, centri di addestramento dei miliziani e stazioni di polizia. Inoltre, l’esercito israeliano ha comunicato di aver colpito una quarantita di tunnel per il traffico di armi tra Gaza e Rafah. Colpito anche lo stadio di Gaza usato per il lancio di razzi verso Israele, si legge nel comunicato diffuso dall’esercito israeliano.
Dall’inizio dell’offensiva, lanciata mercoledì, Israele ha quindi dichiarato di aver colpito 1.350 obiettivi sensibili, mentre sono oltre 540 i razzi lanciati da Gaza e caduti in territorio israeliano. Trentacinque di questi sono caduti in zone aperte.
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