Primarie, conto alla rovescia. Renzi: Rottamare non è “Via i vecchi”. Vendola: Domenica la sorpresa sarò io
“La rottamazione non è anagrafica, non vuol dire ‘via i vecchi’. I vecchi sono saggezza ed esperienza”. Lo ha detto il candidato alle primarie del centrosinistra, Matteo Renzi, in un comizio a Rignano sull’Arno, il comune in provincia di Firenze in cui è nato e cresciuto.
Proprio guardando i tanti anziani presenti al comizio, persone che lo hanno visto crescere, il rottamatore ha tenuto a precisare: “Figuriamoci, lo dico agli anziani del mio paese, del mio villaggio, dove ci hanno educato a dare del lei ai più grandi – ha sottolineato Renzi – lo vengo a dire qui, però, che non si può stare per decenni in Parlamento, lo dico ai politici che hanno attraversato la prima e la seconda Repubblica: basta, avete già dato, occupatevi di altro, riscoprite la bellezza della vita”.
“La rottamazione non significa fare a meno del passato – ha ribadito il sindaco di Firenze – Significa mandare a casa questi politici che da vent’anni sono sempre li’. Significa pensare di valorizzare per quanto possibile la bellezza dei nostri valori, che nascono nella solidarieta’, nella persona, nella famiglia, nella vicinanza con gli altri”.
A una settimana dalle primarie del centrosinistra, Renzi tiene il comizio nella piazza principale del paese in cui è nato. Di buon mattino il rottamatore è salito sul palco a Rignano sull’Arno, ad ascoltarlo gli amici d’infanzia, i genitori, i parenti e gli anziani che lo hanno visto crescere. Una “tappa degli affetti, ma non solo”, ha detto Renzi rivolgendosi ai suoi compaesani.
“Mi sento un po’ un bischero – ha esordito – a parlare con il microfono qui a Rignano, e rivedere tante facce di amici e persone che non vedevo da tempo. Questa non e’ soltanto la tappa degli affetti; c’e’ anche questo ma c’e’ qualcosa di piu’ e di diverso, e lo dico davanti alle persone che mi conoscono fin da piccolo”.
Renzi ha rievocato la figura del nonno Adone, scomparso nel 2001, per spiegare quali sono le sue radici, i valori con cui e’ cresciuto: “mio nonno Adone lavorava come sensale nel Valdarno – ha ricordato il rottamatore – e mi diceva: ‘se dai la mano a qualcuno, e lo guardi negli occhi, quello vale piu’ di un contratto’. Questo credo sia un grande messaggio che vale per noi oggi, per la politica. Stiamo vivendo una settimana fantastica, una settimana in cui ce la giochiamo. Non bisogna mai dimenticarsi che la piu’ grande lealta’ e’ la parola data, e’ la bellezza dei valori”.
Il candidato alle primarie del centrosinistra ha tenuto a sottolineare: “Io vengo da qui, sono una persona che ha i propri limiti – ha detto – ma che nasce con i valori di un piccolo comune del Valdarno fiorentino, dove il nonno diceva: ‘fai quello che vuoi, ma se dai una parola, mantienila’”.
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