Mercato immobiliare a picco, compravendite in calo del 26%. Mutui sempre più difficili da ottenere
Il mercato immobiliare continua a perdere terreno. Nel terzo trimestre 2012, si registra nuovamente una netta flessione delle compravendite, pari al 25,8%, in aumento rispetto alle variazioni tendenziali del primo trimestre (-17,8%) e del secondo trimestre (-24,9%). Sono i dati pubblicati oggi dall’Agenzia del territorio. “E’ un calo generalizzato e tra le aree geografiche Napoli è la meno colpita – spiega il relatore Guerrieri – . Il settore residenziale registra 95.951 transazioni nel terzo trimestre 2012 e rappresenta il 45% dell’intero mercato immobiliare che rispetto al terzo trimestre 2011 segna un pesante calo pari al -26,3%. Analogo l’andamento nel settore delle pertinenze che rispecchia il 36% del mercato e registra una perdita del 24,8%. Il settore commerciale segna invece una flessione più sostenuta pari al -29,7% seguito dal terziario al -27,6% e al settore produttivo che perde il 25,9%”. Stando ai dati dell’Agenzia nel 2012 saranno 455mila le abitazioni acquistate e vendute.
Analizzando le differenti aree geografiche, il Nord e il Centro mostrano perdite peggiori rispettivamente con un -28,2% e un -29,6%. Un po’ meglio al Sud, dove si registra un -22%.
Il settore immobiliare è sempre più in calo e a Bologna mostra un calo delle compravendite che sfiora il 30%; elevata la riduzione degli scambi a Palermo con un -28,1%, intorno al 27% i trend negativi a Roma, Milano e Firenze. Genova mostra una flessione del 23,5% e Torino del 15,7%. Si distingue la città di Napoli che, segnando un lieve calo dello 0,4%, mostra una frenata delle contrazioni degli scambi registrate negli scorsi trimestri.
“L’andamento negativo – conclude – è cominciato dal terzo trimestre 2006 ed è continuato fino al quarto trimestre del 2009, segue poi un 2010 con due trimestri positivi per il comparto residenziale, ma negativi per gli altri settori. Altrettanto negativi i primi due trimestri del 2011 seguiti da due trimestri di aumenti”.
Mutui sempre piu’ piccoli e sempre piu’ difficili da ottenere. Negli ultimi sei mesi l’erogato ha subito una nuova contrazione, calando del 4% e fermandosi a 116.000 euro, contro i 121.000 del maggio scorso. Analizzando le richieste di preventivo di mutuo registrate ad aprile scorso, e confrontandole con quelle di ottobre 2012, si registra un nuovo aumento della differenza tra la somma media richiesta e quella effettivamente erogata. Sei mesi fa era di 6 punti percentuali, a ottobre e’ diventata dell’11%. Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’analisi dell’Ufficio studi di Mutui.it per il semestre maggio-ottobre 2012. L’importo medio dei mutui concessi continua dunque a scendere, tracciando un trend in negativo che prosegue da almeno 12 mesi. L’analisi evidenzia anche l’accresciuto interesse nei confronti del tasso variabile: se a maggio il variabile era scelto dal 50% dei richiedenti mutuo, a ottobre la percentuale sale al 57%. Cambiano anche le richieste e le erogazioni di mutui prima casa. Negli ultimi sei mesi la somma richiesta e’ scesa ancora di tre punti percentuali: era di 139.000 euro nella rilevazione di maggio, adesso si ferma a 135.000. Parallelamente torna a salire la cifra media erogata: dopo il crollo registrato sei mesi fa, che aveva visto il mutuo prima casa ai minimi (112.000 euro la cifra media concessa dalle banche) con un loan to value (rapporto tra la somma erogata e il valore dell’immobile) calato al 49%, ora l’erogato medio per la prima casa sale a 127.000 euro (+12%). Considerando anche il calo del valore degli immobili oggetto d’acquisto (-8%), la percentuale finanziata sale al 61%.
Social