Raid contro i tifosi del Tottenham, arrestati anche due ultras giallorossi
Colpo di scena nella vicenda dell‘aggressione ai tifosi inglesi nel pub al centro di Roma. A finire in manette infatti sono due ultras della Roma, arrestati dalla polizia in seguito al raid della notte scorsa a piazza Campo de’ Fiori. Per i due l’accusa è di tentato omicidio, rissa e lesioni pluriaggravate.
Il primo, Francesco Ianari, 26 anni, lavora come ambulante in via Sannio ed è stato arrestato questo pomeriggio perché trovato in possesso di oggetti atti ad offendere e di sostanze stupefacenti. Il secondo arrestato è Mauro Pinnelli, 25 anni, operaio in un’impresa edile.
I due sono stati individuati grazie alle immagini delle telecamere e incastrati da un fitto scambio di sms. In particolare, gli agenti della Digos e del Commissariato Trevi Campo Marzio, subito dopo i fatti, hanno identificato 15 persone, sei delle quali accompagnate per ulteriori accertamenti negli Uffici del Commissariato di Polizia.
Ricostruendo l’accaduto, ascoltando le testimonianze dei presenti e controllando le immagini di alcune telecamere della zona, gli agenti hanno effettuato alcune perquisizioni, due delle quali hanno portato all’arresto dei due tifosi della Roma.
Nell’abitazione del primo sono stati trovati e sequestrati arnesi e oggetti atti ad offendere, oltre a circa 35 grammi di marijuana. Dal controllo del suo traffico telefonico è stato accertato un fitto scambio di messaggi tra i due, dal quale è emersa la loro partecipazione all’aggressione.
Mercoledì sera verso l’1:30 di notte, con maschere al viso e caschi in testa, una cinquantina di giovani, ritenuti inizialmente tifosi della Lazio, ha dato l’assalto al The Drunken Ship a Campo de’ Fiori: nel mirino gli inglesi che si trovavano nel locale in vista della partita Lazio-Tottenham di Europa League in programma giovedì sera all’Olimpico. Durante il match dalla curva della Lazio si sono alzati cori antisemiti ed è stato esposto uno striscione con la scritta ‘Free Palestine’.
Per quanto riguarda i tifosi inglesi, sette di loro sono finiti all’ospedale, uno in gravi condizioni. Dei sette feriti di età compresa fra i 20 e i 60 anni, uno è stato ricoverato al San Camillo, tre al Santo Spirito e tre al Fatebenefratelli.
Molti i messaggi di solidarietà arrivati sulla pagina FB al The Drunken Ship, distrutto dopo il raid. E il pub ringrazia: ”Grazie a tutti ragazzi, già la vostra vicinanza è tanto…”.
Una condanna di quanto avvenuto arriva dal presidente della Lazio Claudio Lotito. “Questi atti vanno sempre condannati ma, al momento, da informazioni assunte dalla Società, non risulta con certezza – ha detto Lotito all’Adnkronos – che l’aggressione sia stata opera di tifosi della Lazio”.
Li definisce una ”banda di pazzi delinquenti”, il sindaco di Roma Gianni Alemanno. ”Si tratta di una banda di pazzi delinquenti e mi auguro che vengano trovati al più presto dalle forze dell’ordine, spero che ci sia una risposta rapida e adeguata da parte di polizia e carabinieri”. E aggiunge: “L’ipotesi antisemita aumenta la gravità dell’aggressione. Mi auguro che l’inchiesta della magistratura colpisca duramente gli autori di un’azione terribile e disgustosa”.
Sconvolto Fabio Crecca, il manager del ‘The drunken ship’: “Insieme ai tifosi del Tottenham nel locale c’erano anche le loro fidanzate e mogli che sono rimaste coinvolte nella rissa. I tifosi italiani – racconta – erano incappucciati con sciarpe e alcuni indossavano caschi scuri per coprirsi il volto. Avevano mazze, spranghe, coltelli e anche sampietrini, con cui hanno ferito selvaggiamente i ragazzi inglesi. Sono rimasto sconvolto dalla cattiveria e dall’estrema, feroce aggressività che hanno dimostrato”.
“I ragazzi inglesi erano nel locale sin dal tardo pomeriggio – racconta il manager – bevevano e chiacchieravano tranquillamente tra loro. Non è successo nulla per tutta la serata finché, a un certo punto, era l’una passata, dalla finestra ho visto un gruppo di uomini, erano circa 40, che si avvicinava al locale correndo e tirando roba contro i tavoli fuori dove erano seduti alcuni inglesi oltre ad altri clienti. Gli aggressori hanno iniziato a buttare i tavoli per aria e a spaccare tutto”.
“Pensavo che la polizia o i carabinieri sarebbero intervenuti in fretta, dato che li ho visti spesso pattugliare la zona, ma non arrivava nessuno e allora ho chiamato il 113. Le forze dell’ordine sono arrivate solo 20 minuti dopo, quando ormai era tutto finito e gli aggressori erano fuggiti”, afferma il manager.
“I danni che abbiamo avuto al locale – conclude – anche se per il momento non sono quantificabili, sono molto ingenti, hanno distrutto tutto, spaccato le vetrate, fatto a pezzi i tavoli”.
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