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Palestina, un uomo ucciso dall’esercito israeliano, altri feriti. Il ministro degli esteri Anp: Tregua violata

Un palestinese è stato ucciso e diversi altri sono rimasti feriti dai soldati dell’esercito israeliano a est di Khan Yunis, al confine tra la Striscia di Gaza e lo Stato ebraico. Lo ha riferito l’inviato dell’emittente ‘al-Jazeera’, senza per il momento aggiungere ulteriori dettagli. Secondo i media pro-Hamas si tratta di una violazione della tregua annunciata mercoledì sera al Cairo.
“Deploriamo l’episodio” ha detto il ministro degli Esteri dell’Anp, Riad Malki, nel commentare quanto accaduto. “Spero che quella di oggi sia solo un’eccezione e non la regola” ha aggiunto Malki nel corso della conferenza stampa congiunta alla Farnesina con il ministro degli Esteri Giulio Terzi. Per Malki, l’uccisione del cittadino palestinese “è avvenuta per fuoco israeliano” e si tratta di una “violazione dell’accordo” del cessate il fuoco.
Per il ministro Terzi però “la tregua ha tutte le condizioni per rafforzarsi e spero che non venga eccessivamente contraddetta da episodi di questo tipo”. Durante questa fase “queste cose possono accadere”, ha aggiunto. Per Terzi, “è indubbio che ci sono altri pezzi e tasselli del mosaico che devono essere messi insieme sul piano politico”.
In vista del voto di giovedi al Palazzo di Vetro dell’Onu sulla richiesta palestinese di riconoscimento dello status di Paese non membro delle Nazioni Unite, Malki ha espresso la speranza che “il 29 i membri dell’Assemblea generale votino non solo per la Palestina ma per la pace, la sicurezza e la stabilità in tutta la regione”.
Nel corso della conferenza il ministro dell’Anp ha invitato “tutti i Paesi, compresa l’Italia, a sostenere questa risoluzione che aumenterà le prospettive di pace e incoraggerà la ripresa del negoziato di pace” in Medio Oriente.
Intanto, le forze di sicurezza israeliane hanno annunciato l’avvenuto arresto dell’autore dell’attentato dinamitardo compiuto mercoledì su un autobus a Tel Aviv e di diversi suoi complici. L’esercito ha reso noto di aver fermato 28 persone la notte scorsa in Cisgiordania, tra cui il sospetto autore dell’attacco che ha provocato 17 feriti, un esponente di Hamas, che ha confessato le proprie responsabilità.