Pd, è ballottaggio: Bersani al 44,3% Renzi al 36,3% Vendola al 16%. Oltre 4 milioni i votanti
Seggi aperti oggi in tutta Italia oggi per scegliere chi sarà il leader del Centrosinistra alle prossime elezioni politiche. Urne aperte fino alle 20, mentre sono un milione e mezzo le persone che si sono pre-registrate per il voto e la stragrande maggioranza lo ha fatto on line. Cinque i candidati in corsa: Bersani, Renzi, Vendola, Puppato e Tabacci. E c’è una grandissima partecipazione al voto. Secondo risultati degli istant poll dell’istituto Piepoli, diffusi da Rainews24, Pier Luigi Bersani sarebbe al 44 per cento, Matteo Renzi al 36, Nichi Vendola al 16, Laura Puppato al 3 e Bruno Tabacci all’1 per cento.
L’affluenza è stata altissima durante la giornata di voto. A seggi chiusi il comitato Renzi, in ragione dei dati in suo possesso, registra la partecipazione di 4.010.000 votanti. Secondo le stime ufficiali alle 17.30 avevano votato 2,45 milioni di persone (1.300.000 elettori alle 13.30). ”E’ un evento storico”, ha sottolineato Nico Stumpo, coordinatore delle primarie. Un milione e mezzo le persone che si sono pre-registrate per il voto e la stragrande maggioranza lo ha fatto on line. Pier Luigi Bersani ha votato al seggio di via XXIV Maggio a Piacenza. Accompagnato dalla moglie e dalle figlie, il segretario del Pd sottolinea che oggi “e’ il giorno della festa della democrazia. E’ stata una campagna elettorale meravigliosa con una partecipazione incredibile”. Bersani resta con i piedi per terra e anche se alcuni sondaggi lo danno in vantaggio tende ad escludere la vittoria al primo turno nella corsa alle primarie del centrosinistra. “La vittoria al primo turno magari sarà difficile. Abbiamo voluto il secondo turno, siamo in cinque, ma quello che voglio far capire agli italiani è che vorrei cambiare il linguaggio: basta favole”. Dopo aver votato, il segretario del Pd sottoliena che “non e’ questione per un candidato di dover piacere ma di essere credibile”.Il segretario del Pd sottolinea come Renzi sia “una persona combattiva che ha sollevato una sfida non da oggi”. Un “combattivo”, “un’energia” con “magari qualche sbavatura di troppo nei toni di discussione”. Alla fine della sfida, Bersani è convinto che il sindaco di Firenze “sara’ piu’ convinto che il Pd e’ una grande risorsa per il Paese”. Il segretario del Pd distende i toni ed è pronto a offrire un boccale di birra ai suoi quattro sfidanti. “Sono stati bravi. Ci siamo dati qualche calcetto, ma non mettono in discussione la lealta’ di tutti, l’aiuto che ci daremo. Io finita questa storia gli offriro’ una birra, se vogliono”.
Bersani non è meravigliato dall’alta partecipazione alle primarie. “C’è ancora tanto da fare contro l’antipolitica, perché c’è un disagio enorme, una disaffezione, che io mi propongo se toccasse a me di guardare in faccia. Ma oggi abbiamo rotto un po’ quel muro che c’è tra politica, istituzioni e cittadini”. Le primarie dunque, sono “un regalo a noi e anche all’Italia. La gente vuole partecipare, perche’ ci stupiamo?”. Quanto alle primarie del Pdl, “secondo me farebbe bene alla fisiologia del sistema che anche il centrodestra facesse le primarie” afferma il segretario del Pd. “Mi auguro che le facciano, ma passare dall’imperatore alla partecipazione e alla democrazia non è così semplice. Di solito -sottolinea- bisogna prima deporlo l’imperatore per poi passare alla democrazia”.
Al fianco del marito, come sempre da 40 anni. Daniela Ferrari, 61 anni di Bettola, moglie del segretario del Pd, ha il sorriso sereno di chi è abituata alle sfide. Un passo indietro, tenta di schivare le telecamere, e attende con pazienza che Bersani risponda a tutte le domande dei giornalisti. Nel seggio di via XXIV Maggio a Piacenza guarda il marito mentre stringe le mani dei tanti sostenitori. Per l’intera campagna elettorale e’ rimasta in silenzio, oggi scioglie la tensione con una battuta: ”Mio marito un usato sicuro? Direi serio”, dice all’Adnkronos. Un messaggio allo sfidante piu’ temibile, Matteo Renzi che ieri aveva definito un “usato sicuro” il segretario del Partito democratico. Una sfida a cinque che secondo i sondaggi vede favoriti, oltre a Bersani proprio il sindaco di Firenze. “Penso che si arrivera’ al ballottaggio”, aggiunge la Ferrari che da 30 anni lavora in una farmacia comunale di Piacenza. In attesa dei risultati, non nasconde la difficolta’ di dividersi tra carriera, impegni casalinghi (ha due figlie Elisa e Margherita, ndr) e quelli politico del marito. “Ho vissuto questi mesi dovendo pensare a tutto, un’organizzazione pesante ma incrociamo le dita”, dice prima di salutare e tornare al fianco del marito.
Dopo aver votato per le primarie del centrosinistra nel seggio di via XXIV Maggio a Piacenza, Bersani è tornato a casa a Bettola, prima di un pranzo in famiglia con i suoceri. Sulla tavola, secondo indiscrezioni, uno dei piatti preferiti del segretario del Pd: il merluzzo in umido con la polenta. In serata, secondo i programmi, Bersani dovrebbe tornare a Piacenza dove aspetterà l’esito delle elezioni, dividendosi tra la sua abitazione in città, il ‘Bersani point’ in piazza Cavalli e la sede provinciale del Pd, poco distante.
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