Diffamazione, il Senato vota contro l’arresto dei giornalisti: bocciato l’art.1. Sallusti, domiciliari a casa Santanchè
Il Senato ha respinto l’art.1 del ddl sulla diffamazione: a scrutinio segreto in 123 hanno votato contro ‘articolo che conferma il carcere per il giornalista, riducendo la pena a un anno, 29 sono stati i favorevoli, 9 gli astenuti. Il Pdl non ha partecipato al voto.A quel punto, “apprezzate le circostanze”, il presidente del Senato Renato Schifani ha proposto di sospendere l’esame del provvedimento, che proprio sull’art.1 si fondava ed eventualmente di procedere con il ddl sull’Assemblea costituente.
Questa la novità sul ddl in discussione in Parlamento, mentre proprio oggi il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti ha ricevuto l’ordine di arresto domiciliare, dopo lo stop di un mese della sentenza, come da lui stesso postato su Twitter.
Sallusti ha chiesto di scontare gli arresti domiciliari nella casa milanese della sua compagna Daniela Santanchè. Il direttore del Giornale, condannato a 14 mesi di carcere per diffamazione, potrà continuare a svolgere il suo lavoro se il magistrato di sorveglianza glielo consentirà.
Per il procuratore di Milano, Edmondo Bruti Liberati, per Sallusti esistono i requisiti per i domiciliari, visto che “la pena da eseguire è inferiore a 18 mesi”, “non vi è all’evidenza pericolo di fuga”, “né pericolosità sociale”, e inoltre il domicilio fornito da Sallusti “risulta idonee ed effettivo”. Condizioni indispensabili per chiedere la misura alternativa, facendo riferimento alla cosiddetta ‘legge svuota carceri’, legge voluta dall’allora ministro della Giustizia Angelino Alfano.
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