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Milano, lavoratrici del San Raffaele sul tetto: protesta contro i licenziamenti

Due lavoratrici del comparto dell’ospedale San Raffaele sono salite questa mattina sul tetto dell’ospedale, per protestare contro il licenziamento di 244 dipendenti annunciato dall’azienda. Nonostante i tentativi della vigilanza e della polizia di farle scendere, le due lavoratrici sono intenzionate a restare sul tetto e chiedono lo sblocco della vertenza.
“Da questa mattina alle 6 siamo accampate sul tetto dell’ospedale. Scenderemo solo quando avremo visibilita’ da parte delle televisioni nazionali, perche’ tutta l’Italia deve sapere in che condizioni si trova questo grande ospedale. E scenderemo solo quando l’amministratore delegato sospendera’ la procedura di licenziamento collettivo” afferma Daniela Rottoli, vice coordinatrice della Rsu dell’ospedale San Raffaele di Milano, salita sul tetto per protesta insieme a una collega.
“Le colleghe sono disponibili a scendere dal tetto solo se l’amministratore delegato, Nicola Bedin, si impegnera’ pubblicamente a partecipare in prima persona alle trattative” tra azienda e sindacati, spiega Angelo Mule’, coordinatore della Rsu di via Olgettina. “In questo momento – aggiunge – e’ in corso un piccolo presidio davanti all’ufficio dell’Ad, al quale chiediamo appunto un impegno pubblico. E’ questa la richiesta formalizzata dalle due colleghe sul tetto, tramite la Polizia che ancora sta cercando di farle scendere e che con ogni probabilita’ fara’ sgomberare il presidio davanti allo studio dell’amministratore. Chiediamo che ufficializzi pubblicamente il suo impegno a presenziare alle trattative”, ribadisce l’esponente di Usi Sanita’.
Intanto, questa mattina una delegazione dei sindacati ha avuto un’audizione in Commissione Lavoro della Provincia, mentre questo pomeriggio i vertici del San Raffaele saranno auditi in Comune.