Effetto crisi: non ci si sposa più ma si convive. Raddoppiate in tre anni le coppie di fatto
Nel 2011 sono stati celebrati in Italia 204.830 matrimoni (3,4 ogni 1.000 abitanti), 12.870 in meno rispetto al 2010. Tale tendenza alla diminuzione è in atto dal 1972, ma negli ultimi quattro anni si è particolarmente accentuata: infatti, la variazione media annua è stata del -4,5% tra il 2008 e il 2011, a fronte di un valore del -1,2% rilevato negli ultimi 20 anni. E’ l’Istat a renderlo noto.
Quasi raddoppiate in appena tre anni, invece, le coppie di fatto in Italia. “La minore propensione a sancire con il vincolo matrimoniale la prima unione -scive l’Istat- è da mettere in relazione anche con la progressiva diffusione delle unioni di fatto, che da circa mezzo milione nel 2007 sono arrivate a quota 972 mila nel 2010-2011″.
Sono le convivenze more uxorio tra partner celibi e nubili a far registrare l’incremento più sostenuto, arrivando ad un numero pari a 578 mila nel 2010-2011. La conferma di questo mutato atteggiamento viene dalle informazioni sulle coppie di fatto con figli. L’incidenza di bambini nati al di fuori del matrimonio + in continuo aumento: nel 2011 un nato su 4 ha i genitori non coniugati”.
Il fenomeno del calo dei matrimoni, comunica l’Istat, ha interessato praticamente tutte le regioni. Nel periodo 2008-2011 il calo più marcato si è osservato in Sardegna (-7,7%), in Campania e nelle Marche (-6,9%) e in Abruzzo (-6,6%).
A diminuire, segnala l’Istat, sono soprattutto le prime nozze tra sposi entrambi di cittadinanza italiana: 155.395 celebrazioni nel 2011, circa 37 mila in meno negli ultimi quattro anni. Questa differenza spiega da sola l’82% della diminuzione osservata per il totale dei matrimoni nel 2008-2011. Un altro 17% della diminuzione totale è dovuto ai matrimoni in cui almeno uno dei due sposi è di cittadinanza straniera: nel 2011 sono state celebrate 26.617 nozze con almeno uno sposo straniero (pari al 13% del totale), quasi 8 mila in meno rispetto al 2007, nonostante la lieve ripresa dell’ultimo anno. In particolare, i matrimoni misti, cioè quelli in cui un coniuge è italiano e l’altro straniero, ammontano a 18 mila nel 2011 (5.555 in meno rispetto al 2007).
Diminuiscono anche i secondi matrimoni: da 34.137 del 2008 a 31.048 del 2011, ma la loro quota sul totale è in crescita dal 13,8% del 2008 al 15,2% del 2011. Le nozze sono sempre più tardive. L’età media al primo matrimonio degli uomini è pari a 34 anni e quella delle donne a 31 anni.
Nel 2011 sono state celebrate con rito religioso 124.443 nozze, 39 mila in meno rispetto al 2008. I matrimoni civili subiscono una flessione più contenuta dovuta a quelli che riguardano cittadini stranieri. Per i primi matrimoni di coppie italiane, al contrario, la quota di unioni celebrate con rito civile è in continuo aumento: dal 18,8% del 2008 al 24% del 2011.
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