Primarie, botta e risposta tra Bersani e Renzi. Il segretario: Vincerò io. Il sindaco di Firenze: Attento alle sorpresine
”Un centesimo su Renzi vincitore? “No. Penso di vincere io, francamente”, dice secco Pier Luigi Bersani. ”Attento alle sorpresine.. Quando un favorito prende la partita sotto gamba, quelle sono le partite che si vincono più volentieri”, lo mette in guardia Matteo Renzi dal salotto di ‘Porta a Porta’. Botta e risposta a parte, si sposta sulle regole la battaglia tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi in vista del ballottaggio di domenica. Per recuperare i nove punti di distacco con il segretario, il sindaco di Firenze punta ad ampliare la partecipazione e per farlo chiede di non mettere troppi paletti a chi non ha votato al primo turno ma vuole farlo domenica. Niente giustificazioni, dunque, e iscrizioni aperte non solo giovedì e venerdì ma fino a domenica. Da Bersani, però, arriva un altolà. ”Sulle regole non tratto, le primarie non sono un porto di mare”, dice il segretario del Pd, in videochat con il ‘Corriere della Sera’.
“La giustificazione non la deve dare cittadino che vuole votare ma quei politici che sono lì da venti anni e non hanno cambiato le cose”, dice Renzi intervenendo a ‘La Telefonata’. Bisogna anche allungare i termini per le nuove registrazioni: “C’è una finestra giovedì e venedì, noi speriamo di arrivare fino a domenica. In Francia, per le primarie tra Hollande e la Aubry tra il primo e il secondo turno sono aumentate le registrazioni e i voti. E’ normale, la gente vuole partecipare”.
Poi insiste nella richiesta di pubblicare on line i verbali delle primarie, visto che nei risultati di domenica scorsa ci sono “alcune piccole incongruenze”. “A Stumpo dico che se vuole lo compro io uno scanner per mettere on line i verbali, per 9mila verbali bastano tre ore. Ce la fa anche Stumpo“.
Non si fa attendere la replica del Garante, Luigi Berlinguer che sottolinea come le regole siano state approvate all’unanimita’, rappresentanti di Matteo Renzi compresi, il 15 ottobre scorso e non si cambiano in corsa. ”Una volta iniziata la partita le regole non si possono cambiare tra il primo e il secondo tempo – mette in chiaro il presidente del collegio dei Garanti delle primarie – Questo non è un principio derogabile, e’ l’architrave della certezza del diritto”. Berlinguer rende onore allo ”straordinario lavoro dei centomila volontari” che insieme alla ”chiarezza delle nostre regole ha consentito lo svolgimento regolare delle operazioni di voto e di scrutinio di fronte all’affluenza di oltre 3.100.000 votanti, come testimoniano i verbali approvati all’unanimita’ in ogni parte d’Italia. Verbali che il Collegio dei Garanti mettera’ a disposizione di tutti i cittadini con la pubblicazione on line sul sito www. primarie italiabenecomune.it”.
Forte della posizione del Garante, nette le parole di Bersani che chiude alla possibilità di cambiamenti per chi vorrà registrasi al secondo turno. “Ci sono delle regole che abbiamo approvato, il regolamento è stato votato da tutti all’unanimità. Non si cambiano le regole in corsa. Non intendo trattare un cambiamento delle regole con Renzi o altri”. Il segretario definisce una ”stupidaggine” l’idea che se tanta gente va a votare rischia la sconfitta. ”Io ho preso tanti voti nelle grandi citta’ dove non contano gli apparati. Le primarie sono aperte ma non un porto di mare dove ognuno viene quando vuole”.
No anche ad un altro confronto tv con Renzi, dopo quello su Rai1 di domani sera. ”La Tv è importante ma non è mica tutto. Non rinuncio a un incontro su una sitazione difficile per una ospitata Tv. Dobbiamo darci una misura”.
Non ci sta poi Bersani a essere dipinto come ”uno che non sa cambiare”. ”Portate fatti, prove. Questo non l’accetto. Non mi offendo se Renzi mi da’ del catenacciaro, ma io ho fatto la cancellazione del piccolo commercio da mattina a sera. Posso fare il centrocampista ma se mi mettono sull’ala corro. Questa idea che non sarei quello del cambiamento mi suona falsa, dove sono stato ho sempre cambiato. Magari non l’ho detto ma l’ho sempre fatto”.
In vista del ballottaggio il segretario punta sull’appoggio del Governatore Vendola. “Stiamo vedendo di fare una iniziativa assieme, penso sia disponibile anche lui, una cosa nel Mezzogiorno, forse a Napoli“. Mentre per il dopo chiude a Di Pietro: “Idv ha fatto una scelta chiara, politica, legittima. Un ritorno dell’alleanza con Idv mi pare molto improbabile”.
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