Liste pulite, l’impegno della Cancellieri: Decreto operativo entro la data delle elezioni
“Per la delicatezza della materia abbiamo rinviato il decreto sulla incandidabilità dei condannati riservandogli un Cdm ad hoc: era necessario per affrontare questo tema significativo e urgente per poter affrontare le elezioni con le nuove norme”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, parlando a ‘Prima di Tutto’, su Rai radio 1 del decreto legislativo sull’incandidabilità dei condannati che sarà domani all’esame del Cdm.
Che il provvedimento sia già effettivo per le prossime elezioni amministrative e politiche ”è un impegno che ci siamo presi, una sfida che vogliamo vincere – ha detto Cancellieri – naturalmente però poi la palla passa al Parlamento: noi facciamo la nostra parte ma il Parlamento deve fare la sua”.
Il ministro ha poi commentato le reazioni dei sindacati ai tagli di prefetture e questure: ”Ho l’impressione che non si comprenda la delicatezza del momento: noi abbiamo un obiettivo, garantire la sicurezza della popolazione, e su questo non possiamo arretrare di un millimetro. Nello stesso tempo dobbiamo razionalizzare le spese – ha sottolineato – perché non ci sono risorse”.
”Con i sindacati abbiamo parlato abbondantemente, ci sono state fatte delle richieste a cui noi siamo andati incontro. Quello che ci era stato chiesto l’abbiamo fatto”, ha aggiunto Cancellieri, riferendosi al nome del prefetto e del Questore presidiario chiesto dai sindacati e concesso dal Ministero così come l’apertura di un tavolo per una rivisitazione del rapporto di lavoro.
Accusata di aver fatto una provocazione alle sigle sindacali dicendo che non aveva avvertito malumori tra i poliziotti per i tagli, il ministro ha spiegato: ”Io pensavo che il fatto di avere aderito alle loro richieste, di avere spiegato la meccanica della razionalizzazione avesse fatto rientrare il malumore. Ho cercato di aprire un dialogo sereno, se ci vedono provocazioni mi spiace, io sono assolutamente in buona fede”, ha rimarcato la titolare del Viminale.
Cancellieri ha poi assicurato che ”le macchine delle forze dell’ordine che circoleranno sul territorio e la presenza degli uffici della Digos o di altri uffici importanti e significativi per le forze dell’ordine non verranno assolutamente meno”.
”Solo 18 sedi minori rimarranno ‘scoperte’, nelle altre province rimarranno presidi con un prefetto e un questore, come peraltro avveniva 5-6 anni fa, perché parliamo di alcune sedi che sono di nuovissima istituzione – ha aggiunto il ministro, rassicurando sul mantenimento dei livelli di sicurezza anche in province ad alto tasso di criminalità come quelle calabresi – I livelli di sicurezza non verranno toccati e non ci saranno assolutamente trasposizioni di personale da un posto all’altro”.
Cancellieri ha rassicurato anche sulla continuità di assistenza dei Vigili del fuoco, che preoccupa alla luce dei rischi idrogeologici crescenti e dei numerosi incendi estivi: ”Quello che hanno sempre fatto continueranno a fare. Il distaccamento, che è il luogo dove sono i mezzi dei Vigili del fuoco, rimane. Il risparmio maggiore verrà dagli immobili”.
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