Sviluppo, scontro sulle concessioni per le spiagge: governo battuto in commissione industria
La commissione Industria del Senato ha approvato il decreto legge sviluppo. Il provvedimento è atteso nel pomeriggio in aula, dove dovrebbe essere approvato con voto di fiducia.
In commissione Industria il governo è stato battuto sulla proroga delle concessioni demaniali. L’emendamento al decreto legge sviluppo prevedeva, in una prima versione, uno slittamento delle concessioni fino al 2045; la proposta aveva suscitato molte critiche e il parere contrario del governo. Nella versione approvata dalla commissione, nonostante il termine della proroga sia stato fissato dal 2015 al 2020, è rimasto il parere contrario dell’esecutivo.
Tra le novità, arriva il piano strategico di sviluppo del turismo. Su proposta del ministro con delega al turismo, si legge nella norma, entro il 31 dicembre del 2012, sentita la conferenza per i rapporti tra lo Stato e le regioni, ”il governo adotta un piano strategico di sviluppo del turismo in Italia, di durata almeno quinquennale”. Il piano dovrà essere aggiornato ogni due anni e, ogni anno, dovrà essere adottato un programma attuativo delle linee guida individuate, da parte del ministro competente.
E ancora, resta a 500 milioni di euro il tetto al credito d’imposta per le infrastrutture. I relatori al decreto legge, Simona Vicari (Pdl) e Filippo Bubbico (Pd), avevano presentato un emendamento per abbassare a 100 milioni la soglia che dà diritto all’agevolazione fiscale. Il governo, però, ha espresso parere contrario e la proposta di modifica è stata ritirata. Il parere dell’esecutivo, ha spiegato il sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Improta, è dovuto a motivi di ”prudenza”, legati alle coperture economiche.
Via libera poi agli emendamenti sulla riforma delle banche popolari e sulla conversione delle azioni Cdp, in possesso delle fondazioni bancarie.
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