Egitto, scontri al Cairo: sei morti. L’esercito schiera i carri armanti davanti al palazzo del Presidente Morsi
Sei persone sono rimaste uccise e oltre trecento ferite al Cairo negli scontri seguiti alle manifestazioni tra sostenitori e oppositori del presidente Mohammed Morsi, scesi in piazza per difendere o contestare la dichiarazione costituzionale e la bozza di Costituzione. Lo riferisce il ministero della Salute egiziano.
Da stamattina, intanto, l’esercito ha schierato tre carri armati davanti al palazzo presidenziale al Cairo, secondo quanro riferisconto testimoni alla Bbc.
Violenti scontri sono scoppiati ieri quando esponenti dei Fratelli Musulmani si sono scontrati con membri dell’opposizione che erano accampati da martedì fuori dal palazzo presidenziale al Cairo.
Le due parti si sono lanciate pietre e bombe molotov, ferendo circa 350 persone, come riferisce il ministero della Salute citato dall’emittente al-Jazeera. Almeno 32 persone sono invece state arrestate dalle forze di polizia schierate per limitare i disordini, come spiega il ministero degli Interni.
Questa mattina nelle strade della capitale e’ ritornata la calma, ma la tensione resta alta in vista del referendum sulla bozza di Costituzione previsto per il 15 dicembre e per la dichiarazione costituzionale con cui Morsi ha esteso i suoi poteri.
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