Il Premier difende il lavoro dei tecnici: Noi abbiamo messo l’Italia in sicurezza
Il contributo dell’Italia alla soluzione della crisi in Europa è stato quello di “lavorare sodo” per mettere il Paese in sicurezza, evitando il rischio contagio ad altri Paesi. “E penso che ci siamo riusciti”. E’ quanto ha rivendicato il premier Mario Monti in un videomessaggio inviato al quinto congresso del Partito democratico europeo, riunito a Bruxelles, che ha rieletto all’unanimità Francesco Rutelli copresidente insieme al leader del Modem Francois Bayrou.
“Il contributo che l’Italia ha cercato di dare, e credo di poter dire ha dato, all’avanzamento positivo della costruzione europea – ha sottolineato Monti, nel videomessaggio diffuso a Bruxelles – è stato quello di cercare di metterci a lavorare molto sodo non solo in Italia, per adeguarci a tutti i criteri, in particolare a quelli richiesti dall’eurozona per mettere l’Italia in posizione di sicurezza e per evitare che dall’Italia si propagassero nuovi incendi all’eurozona, penso che in buona misura ci siamo riusciti”.
Non solo: il premier ha ricordato come il suo governo abbia cercato al tavolo europeo, “lavorando in forte collaborazione con Germania, Francia, con altri Stati membri ma soprattutto nel contesto del metodo comunitario con le istituzioni europee, di far evolvere la governance dell’economia europea, dando qualche contributo significativo in particolare verso il Patto per la crescita e verso i meccanismi di stabilizzazione dei mercati finanziari, nonché verso il potenziamento del mercato unico”.
Monti ha infine osservato come la crisi, che “avrebbe potuto mettere in discussione l’avvenire dell’Europa”, stia alla fine portando ad un suo avanzamento. “Com’è più volte avvenuto nella storia dell’integrazione europea – ha riconosciuto – la reazione alla crisi sta comportando, seppur con una certa lentezza, un avanzamento dell’Europa verso forme un po’ più spinte di integrazione”.
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