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Il cardinale Scola avverte: Lo stato laico sostiene una visione del mondo senza Dio

“La giusta e necessaria aconfessionalità dello Stato ha finito per dissimulare, sotto l’idea di ‘neutralità’, il sostegno dello Stato ad una visione del mondo che poggia sull’idea secolare e senza Dio”. Lo dice l’Arcivescovo di Milano Cardinal Angelo Scola durante la messa, celebrata a Milano, per i primi vespri della solennita’ di Sant’Ambrogio.
“Lo Stato cosiddetto ‘neutrale‘, lungi dall’essere tale, fa propria una specifica cultura, quella secolarista, che attraverso la legislazione diviene cultura dominante e finisce per esercitare un potere negativo nei confronti delle altre identità”.
Come risolvere il problema? “E’ necessario – spiega Scola – uno Stato che, senza far propria una specifica visione, non interpreti la sua aconfessionalità come ‘distacco’, come una impossibile neutralizzazione delle mondovisioni che si esprimono nella società civile, ma che apra spazi in cui ciascun soggetto personale e sociale possa portare il proprio contributo all’edificazione del bene comune”.