Bersani attacca: Assurdo dare spazio in prima pagina alle chiacchiere di Berlusconi
”Verrebbe la tentazione di fare un po’ di giravolte visto che basta una giravolta di Berlusconi per fare le prime pagine dei giornali”. Lo dice Pierluigi Bersani parlando alla Stampa estera.
”Sono esterrefatto. Berlusconi non vincerà le elezioni. Le perderà. Ed ora cerca di mettersi al centro della scena”, sottolinea il segretario del Pd, con il risultato che ”i problemi veri vanno a pagina 14 e le chiacchiere tornano in prima pagina”.
Comunque, scandisce Bersani, ”io non farò una campagna elettorale su Berlusconi sì o no. Gli italiani decideranno e lo faranno perdere. Noi ci occupiamo dell’Italia”.
”Il rigore e la credibilità di Monti nel mondo sono per noi un punto di non ritorno”, dice quindi il segretario del Pd. Secondo il quale servono però ”più riforme e solo una maggioranza politica coesa può farle. Non pensiamo di governare venendo meno ai vincoli o essendo pigri sul cambiamento”.
”Ovviamente – conclude Bersani sulla questione – non posso decidere io la destinazione d’uso di una personalità come Mario Monti. Ma ritengo fermamente che debba continuare assolutamente ad avere un ruolo”.
”Detto questo, mi fermo qui. Ma se tocca a me, il mio primo colloquio sarà con Monti per ragionare insieme su quale ruolo vorrebbe svolgere”, precisa.
Bersani ricorda che il Pd ”ha sostenuto e voluto Monti. Io interpreto l’agenda Monti come rigore, rispetto degli impegni europei e sforzo di riforme” nonostante una ‘strana’ maggioranza parlamentare. Di tutto questo a partire dal rigore e dagli impegni europei, il segretario del Pd dichiara che non si tornerà indietro.
Poi un accenno a Vendola: ”Rispondo sempre con pazienza alla domanda: ‘Ma Vendola?’ Vendola è il governatore di una grande regione, Sel è una forza saldamente europea e ha sottoscritto un patto con noi di cessione di sovranità”.
”Sel è un partito prezioso – aggiunge Bersani – per quel che ho in testa io sui temi ambientali e sui diritti. Poi quando mi si dice del condizionamento che Sel avrebbe nei nostri confronti, io rispondo: ‘guardate che c’è il Pd’. Il Pd è il primo partito del Paese, non c’è più l’Unione fatta di 12 partiti”.
Poi la questione del mercato del lavoro. ”L’articolo 18” come formulato nella riforma Fornero ”lo lasceremo così come è. E’ uguale a quello tedesco”.
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