Fatti e disfatti/107

Oggi Segnalo Questo dall’America

Politica

Arrivano i missili Patriot in Turchia: il segretario della Difesa Leon Panetta si impegna a consegnarne due batterie, insieme a 400 soldati Usa che li manovreranno, per difendere il Paese Nato da possibili attacchi della Siria.

Il ritiro di Susan Rice da candidata al Dipartimento degli Esteri: opinioni contrastanti. Contenti i sei senatori repubblicani che avevano minacciato guerra (John McCain in testa). Sollievo alla Casa Bianca, che evita di doversi dissanguare in una lunga lotta (ma alcuni democratici rimproverano al presidente di non aver puntato i piedi per difendere uno dei più fedeli alleati). Intanto diventa quasi sicurala nomina di John Kerry al posto della Rice agli Esteri. Mentre per il Pentagono si rafforza la candidatura dell’ex senatore repubblicano moderato Chuck Hagel, eroe della guerra in Vietnam.

Progressi nel negoziato con l’Iran sul nucleare. Tornando dall’Iran, il capo negoziatore della Agenzia Atomica Onu, Herman Nackaerts, ha detto di essere certo che il negoziato riprenderà in gennaio. “Gli incontri sono andati bene – ha detto -. Abbiamo fatto progressi”. Intanto però i servizi di intelligence Usa sono convinti che il razzo lanciato dallaCorea del Nord, due giorni fa, sia stato costruito proprio con il supporto di Teheran.

Società

Barbara Streisand: Non mi sono mai innamorata di un repubblicano. La mitica cantante spiega in un’intervista tv che va in onda stasera che non solo non le è mai successo, ma non riesce neanche a immaginare che le possa succedere. Rivela anche che Marlon Brando cercò di conquistarla, ma a lei non piaceva.

Mette all’asta il proprio cognome. Per 45.500 dollari Jason Sadler per un anno porterà il cognome Headsetdotcom. Nel passato aveva venduto all’asta il petto, e portato magliette con pubblicità. Sadler mette un veto solo a pubblicità pornografiche o che invitino al gioco d’azzardo.

Adesso tocca alla Apple essere riconosciuta colpevole di violazione di brevetti. Un giudice del Delawarecondanna la società di Cupertino. L’ammontare dell multa da pagare alla Mobile Media Ideas (società di proprietà della Nokia) sarà stabilita in futuro, ma sarà “sostanziale”. Lo scorso ottobre era stata la Apple a vincere un simile caso, contro la Samsung.