Il padre del killer: Anche noi ci chiediamo il perché di tutto questo orrore. Oggi Obama a Newtown
E’ stato un massacro sistematico quello compiuto da Adam Lanza nella Sandy Hook Elementary School di NewTown, dove venerdì il 20enne ha trucidato 20 bambini, di sei e sette anni, e 6 adulti prima di togliersi la vita. La ricostruzione dettagliata di quanto e’ successo venerdi’ mattina dalle 9.40, quando Lanza ha sparato una mezza dozzina di colpi del suo fucile semiautomatico per forzare una delle vetrate della scuola elementare, aggiunge l’orrore all’orrore, e fa emergere come il killer sia freddamente andato da un’aula all’altra, tutte di prima, colpendo in modo metodico, anche più di una volta, le sue vittime.
Resta la domanda che le famiglie delle vittime e l’intera America, sul perché di questo gesto folle. Domanda che continua a rimanere senza risposta, anzi forse ancora di piu’ dopo che è stata smentito che la madre del giovane, Nancy Lanza, fosse un’insegnante della scuola.
Anche la famiglia di Adam Lanza, se lo chiede. “La nostra famiglia è in lutto con tutti quelli che sono stati colpiti” e come loro “stiamo cercando un perché” a tutto questo orrore, ha detto il padre del ventenne che aveva divorziato dalla madre del ragazzo, anche lei uccisa dal figlio nel giorno della strage.
Sul fronte delle indagini gli inquirenti hanno trovato danneggiato il computer del 20enne. Secondo quanto riferito da fonti della polizia al quotidiano locale “The Hartford Courant”, l’hard drive del computer era stato rimosso e spaccato in diversi pezzi. Ora gli esperti dell’Fbi sono al lavoro per cercare di riuscire ad ottenere dal drive danneggiato informazioni utili.
Obama oggi sarà a Newtown per incontrare i famigliari delle vittime. Il presidente parteciperà a una veglia funebre e, secondo quanto annunciato da fonti locali, pronuncerà un discorso.
Sale intanto la pressione dell’opinione pubblica americana per metter mano alla legge sul possesso e sul controllo delle armi. Sconcertanti i dati diffusi dall’emittente radiofonica Usa Npr (National Public Radio). In sintesi negli Stati Uniti è decisamente più facile trovare un’armeria che una caffetteria Starbucks. In tutto il paese sono presenti oltre 58mila punti vendita di armi da fuoco mentre i popolarissimi Sturbucks Coffee, la prima catena Usa di caffetterie, sarebbero poco piu’ di 18mila in tutto il mondo, di questi 13mila circa negli Stati Uniti. In altre parole, nel paese ci sarebbe uno Starbuck ogni quattro rivendite di armi.
Il dato, spiega Npr, e’ stato estrapolato dall’aggiornamento annuale delle statistiche prodotte dal Dipartimento di Giustizia Usa e dal Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives per l’anno 2012. In quelle stesse pagine si legge, per esempio, che le armi complessivamente prodotte negli Usa – non per scopi militari – sono passate dai 3 milioni del 1986 ai quasi 6 milioni dell’anno scorso. Cifra che include pistole, revolver, fucili semplici e da assalto e armamenti vari che finiscono nelle mani di civili, anche quando destinate all’esportazione.
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