Serie A, la Juve è già campione d’inverno: a +7 dalle inseguitrici. Bene Fiorentina e Milan. Ko Napoli e Roma
Mezz’ora per stendere l’Atalanta e per blindare il primato fino alla fine dell’anno. La Juventus travolge i bergamaschi per 3-0 in un match senza storia e vola a 41 punti: i campioni d’Italia, a prescindere dai risultati del prossimo weekend, chiuderanno il 2012 in vetta alla classifica. L’obiettivo viene centrato con una prova praticamente perfetta, se si eccettua un’amnesia difensiva nei primi minuti.
Pronti, via e la Juventus segna. Vucinic si infila tra le larghissime maglie della difesa ospite e, da sinistra, batte Consigli con un preciso diagonale: 1-0 dopo 80 secondi. Nemmeno la retroguardia bianconera brilla per lucidità: Marrone si impappina sul passaggio di Barzagli e spalanca un’autostrada davanti a Denis. L’argentino si presenta da solo davanti a Buffon e si fa ipnotizzare dal portiere, che salva con un’uscita provvidenziale. La Juve, dopo lo sbandamento, riprende in mano le redini della gara e colpisce ancora. Al 13′ Pirlo pennella una punizione da 25 metri: palla all’incrocio, 2-0. L’Atalanta è alle corde e va al tappeto al 27′. Marchisio, in beata solitudine, può prendere la mira da 22 metri e sparare di destro: Consigli non è impeccabile, 3-0. Il sipario cala definitivamente tra il 29′ e il 31′, quando Manfredini rimedia due ammonizioni per i falli in sequenza su Vidal e Chiellini: espulsione, Atalanta in 10. Colantuono, con la gara già decisa, preferisce ridurre i rischi di goleada: fuori Bonaventura e dentro Stendardo per puntellare la difesa.
Il secondo tempo somiglia molto ad un allenamento, a cui assistono circa 40.000 spettatori. La Juve, che non sembra intenzionata a mollare la presa, va più volte vicina al poker. Giovinco e il neoentrato Quagliarella riescono a bucare Consigli, ma in entrambi i casi il guardalinee segnala fuorigioco e l’arbitro annulla. Dall’altra parte, i nerazzurri potrebbero firmare il gol della bandiera con Peluso: il difensore, accostato proprio alla Vecchia Signora in vista del mercato di gennaio, non fa una gran figura fallendo una conclusione ravvicinata al 66′. Il finale di partita è un duello prolungato tra Giovinco-Quagliarella da una parte e Consigli dall’altra. Le punte sbagliano in un paio di occasioni. Quando inquadrano i pali, sbattono contro l’estremo difensore avversario che riesce a mantenere inviolata la propria porta nella ripresa.
”Il campionato è ancora lunghissimo. La fame non ci dovrà mai mancare”. La Vecchia Signora allunga in vetta alla classifica, ma il tecnico Antonio Conte non vuol sentir parlare di fuga per lo scudetto. ”Mancano due giornate alla fine del girone d’andata, tante squadre possono competere con noi. Sappiamo che vincere di nuovo è difficile, noi abbiamo una straordinaria voglia di primeggiare in campionato e di fare bene in Europa”, dice Conte ai microfoni di Sky Sport dopo la nettissima vittoria. ”I successi di questa squadra sono basati sulle motivazioni. Abbiamo giocato con l’approccio giusto, abbiamo disputato un’ottima partita contro una squadra che in questo campionato ha battuto Napoli, Inter e Milan”, aggiunge. Sull’eventuale arrivo di nuovi giocatori a Torino nel mercato invernale precisa che ”non arriverà nessun top player, bisogna fare di necessità virtù”.
Il Milan batte a San Siro il Pescara 4-1 e continua la sua corsa verso la parte alta della classifica. Il Catania si impone 3-1 in casa sulla Sampdoria e il Parma abbatte il cagliari 4-1 al Tardini il Cagliari. Unico pareggio della giornata è quello tra Genoa e Torino, finito 1-1.
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La squadra di Allegri sfrutta al meglio due regali degli abruzzesi con due autogol di Abbruscato al 6′ e al 34′ Jonathas della ripresa e poi chiude la gara grazie alle reti di Nocerino in apertura di partita al 1′ del primo tempo e di El Shaarawy, al 14esimo centro in campionato, in chiusura, al 36′ del secondo. Il gol di Terlizzi all’11′ della ripresa ha solo spaventato i rossoneri. La Sampdoria chiude in vantaggio 1-0 il primo tempo con il Catania grazie al gol di Maresca su calcio di rigore al 29′, ma poi viene surclassata dalla velocità degli attaccanti di Maran che hanno ribaltato il risultato grazie alle reti di Paglialunga al 10′, di Bergessio al 20′ e di Castro al 45′ del secondo tempo. Con questo successo il catania sale a 25 punti in classifica, mentre la Samp di Ferrara resta ferma a 17.
Passo in avanti anche del Parma che sale a 23 punti in campionato dopo il successo 4-1 contro il Cagliari di Pulga e Lopez. Grande protagonista l’attaccante francese Belfodil. I rossoblu aprono le marcatore con Sau al 20′ del primo tempo che in contropiede beffa Pavarini, ma la reazione del gruppo di Donadoni e’ immediata. L’attaccante transalpino pareggia un minuto dopo. Nella ripresa le reti di Biabiany al 10′, Valdes al 20′ e di Belfodil al 41′, chiudono la gara. Un punto a testa per Genoa e Torino. Il pareggio per 1-1 regalano un po’ di tranquillita’ a Del Neri e Ventura, con il Genoa che sale a 13 punti e il Toro a 16. Bianchi al 19′ del primo tempo porta in vantaggio i granata, ma dopo dieci minuti il rossoblu Granqvist trova il gol del pareggio.
‘Vittoria importante, ma dobbiamo ancora sistemare qualcosa” dice il tecnico rossonero Massimiliano Allegri. ”Abbiamo fatto un buon primo tempo, dopo il gol del 2-0 è che ci siamo un po’ rilassati e abbiamo preso l’ennesimo gol su calcio di punizione perché abbiamo difeso male. Abbiamo rischiato di subire anche il 2-2”, dice al termine del match che è rimasto in bilico fino al 79′, quando i rossoneri hanno segnato il gol del 3-1. ”Il Pescara anche nel primo tempo, pur non avendo fatto grandissime cose, dava sempre la sensazione di poter essere pericoloso quando arrivava vicino alla nostra area. Alla fine è arrivata una vittoria importante però bisogna mettere a posto ancora un po’ di cose per fare quel salto di qualità che ci garantirebbe di rimanere agganciati alle prime sei” conclude.
La Roma si ferma a Verona dopo quattro successi consecutivi in campionato. I giallorossi cadono 1-0 contro il Chievo per la rete di Pellissier segnata nella nebbia a tre minuti dal termine. Con questa sconfitta la Roma di Zeman resta a 29 punti con la formazione di Corini che sale a 21. I giallorossi si staccano dalle squadre che li precedono e vengono avvicinati dal Milan, ora a 27 punti, e il 22 dicembre, nell’ultima giornata del 2012, ci sarà Roma-Milan.
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Zeman schiera la sua Roma con il tradizionale 4-3-3, con Osvaldo, Tachtsidis e Pjanic in campo e con Destro, De Rossi e Lamela in panchina. Corini punta sulla coppia Paloschi-Thereau in avanti. I giallorossi faticano a creare occasioni pericolose contro l’attenta difesa del Chievo. Gli uomini di Corini chiudono bene dietro e ripartono immediatamente. Una delle poche occasioni arriva al 17′. Osvaldo entra in area e arriva a pochi metri da Sorrentino, tiro secco ma si salva il portiere. Al 35′ ci prova Totti dalla distanza ma la conclusione del capitano finisce alta. I padroni di casa manovrano bene, si avvicinano all’area avversaria, ma non concludono verso la porta di Goicoechea. Sul finale di tempo, spunto di Balzaretti sulla sinistra, cross rasoterra al centro dove arriva Bradley che calcia verso la porta, ma viene murato.
Ad inizio ripresa e’ il Chievo ad avere una buona occasione da rete. Al 3′ stacca Rigoni di testa da azione d’angolo, ma si salva in tuffo Goicoechea. La Roma cerca di spingere per trovare il colpo da tre punti. Al 13′ cross di Pjanic dalla destra, stacca bene Osvaldo, e palla al lato non di molto. Un minuto dopo ancora la squadra di Zeman pericolosa. Pjanic suggerisce per Bradley che entra in area sulla destra: cross che attraversa tutta l’area piccola, ma Osvaldo e’ in ritardo. A meta’ ripresa, sotto una fitta nebbia, il boemo cambia e inserisce in sequenza Lamela, De Rossi e Destro. Al 37′ altra chance per la Roma: azione prolungata con Piris che calcia in area ma e’ attento Sorrentino. Al 42′ arriva la beffa per i giallorossi: lancio in profondita’ di Rigoni, scatta sul filo del fuorigioco Pellissier che supera agevolmente Goicoechea in ritardo nell’uscita e mette in rete il gol vittoria dell’1-0, tra le proteste giallorosse per la posizione dell’attaccante del Chievo. Nei minuti finali la Roma tenta invano di rimettere in parita’ il risultato ma il Chievo si chiude senza grandi problemi.
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