Quando il cenone di Natale costa caro: in aumento i pezzi di pesce, dolci e frutta secca
Cenone di Natale più caro del 5%. La stima è del Codacons che ha monitorato in questi giorni le previsioni sui consumi alimentari delle famiglie e l’andamento dei prezzi dei prodotti natalizi. Prodotti che hanno registrato anche rincari a due cifre come il pesce, con aumenti complessivi del 31,6% in un anno, o le arance “tarocco” con un 34,6%. Così per una cena di 8 persone in casa si spenderanno quest’anno circa 248 euro, 12 euro in più rispetto al 2011.
In aumento anche i prezzi della frutta secca (+4,4%), del salmone (+2,1%), delle trote (+13,3%), delle vongole (+2%), delle cozze (+3%), dei calamari (+11,2%). Un rialzo più contenuto, invece, per il vino rosso (+3,5%), per il torrone (+2,7%), per il prosecco di marca (1,1%), per lo spumante di marca (+1,3%).
Quanto a panettoni e pandori, la situazione è più complessa. Ad aumentare è il panettone non di marca (+2,2%), mentre una leggera contrazione è registrata in quello di marca (-0,5%). Stessa cosa per il pandoro: aumenta di più quello non di marca (+1,3%) rispetto a quello di marca (+0,1%).
“La tendenza delle famiglie italiane è quella di non far mancare nulla in tavola, tagliando magari su altre voci di spesa” afferma il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi, che prevede invece “un drastico calo” negli acquisti nel comparto abbigliamento, calzature, viaggi, profumeria e oggettistica per la casa.
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