Ingroia verso la candidatura, il magistrato vicino al Movimento Arancione di De Magistris
Antonio Ingroia ha chiesto l’aspettativa al Consiglio Superiore della Magistratura per motivi elettorali. Il magistrato era stato invitato nei giorni scorsi dal leader del movimento arancione, Luigi De Magistris, a candidarsi premier.
”Il dato certo è che le elezioni politiche in Italia si terranno anticipatamente. Ad oggi, però – fa sapere Ingroia – non ho deciso di essere in lizza per le consultazioni che daranno un nuovo Parlamento e un nuovo governo al nostro Paese. Sto ancora riflettendo, ma venerdì 21 dicembre sarò a Roma per illustrare il manifesto ‘Io ci sto’ di cui, peraltro, sono il primo firmatario. La mia richiesta al Csm di aspettativa per motivi elettorali è solo cautelativa – spiega – nel senso che l’Organo di autogoverno della magistratura potrà valutarla a ridosso delle festività di fine anno, e cioè nei giorni in cui le Camere saranno sciolte dal Capo dello Stato”. ”Io comunque a Roma vado per aprire un confronto sul futuro dell’Italia. Riscontro la voglia di partecipare che emerge da tanti settori della società civile. E’ questo, di per sé, un bel segnale diffuso di libertà”, conclude Ingroia.
“Il Csm valuterà questa richiesta come si valutano tutte le pratiche di questo genere. Non c’è niente di eccezionale” ha detto il vicepresidente del Csm, Michele Vietti a chi, nel corso del ricevimento al Quirinale per gli auguri delle alte cariche dello Stato, gli domandava se fosse stupito della richiesta. “L’unico sentimento che non provo è lo stupore”, ha affermato Vietti.
La richiesta di collocazione in aspettativa di Ingroia sarà esaminata dalla quarta commissione del Csm, competente sulla materia, probabilmente già domani, ma di fatto si tratta di un atto dovuto, e dunque il provvedimento in questi casi viene adottato in automatico. La pratica potrebbe arrivare in plenum per il voto finale mercoledì, con una procedura d’urgenza.
L’assemblea ‘Io ci sto’ è convocata per venerdì 21 al teatro Capranica di Roma, alle 17.30. Sono 10 i punti del manifesto politico. ”I promotori sono espressione della società civile e della politica pulita che vuole costruire un’alternativa di governo al berlusconismo e alle scelte liberiste: economiche, sociali e culturali del governo Monti”, spiega una nota.
L”’alternativa di governo – continua il testo – si costruisce con una forza riformista che ha il coraggio di un proprio progetto per uscire dalla crisi e rilanciare l’Italia finalmente liberata dalle mafie e dalla corruzione. Abbiamo come riferimento imprescindibile la Costituzione Repubblicana, a partire dall’articolo 1 secondo cui il lavoro deve essere al centro delle scelte economiche. Per noi l’Unione Europea deve diventare autonoma dai poteri finanziari con organismi istituzionali eletti dai popoli ed è fondamentale il cambiamento della Casta politica e burocratica italiana mentre lo sviluppo del mezzogiorno è l’unica scelta per unificare il Paese”.
L’Italia dei Valori ritiene i dieci punti del Manifesto ”un’importante piattaforma”, dice il leader di Idv, Antonio Di Pietro. ”Un modo serio per mettere insieme le persone perbene dei partiti politici e della società civile che hanno al centro l’interesse dell’Italia. Il 21 dicembre io ci sarò – afferma Di Pietro – orgoglioso di rappresentare l’unico partito di opposizione in Parlamento e presente in tutte le istituzioni territoriali. Mi auguro che tutti coloro che fino ad ora hanno agito e si sono organizzati per portare avanti le istanze del paese reale, che lavora, che studia, che fa impresa e ricerca si uniscano, mettendo a disposizione la propria esperienza, al fine di rendere forte e credibile il progetto di alternativa al centrodestra”, conclude.
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