Berlusconi accusa: C’è una congiura per farmi cadere, se vinco farò aprire un’inchiesta su Monti
“Ho sentito dire da Monti e da altri ministri che eravamo sull’orlo del baratro, della catastrofe. Bene, queste cose sono mascalzonate”. Silvio Berlusconi va all’attacco diretto del professore.
“In quel momento c’è stata una vera e propria congiura diciamolo chiaro e noi vincendo instaureremo subito una commissione per esaminare quei fatti”, annuncia.
Quanto a Monti “prenderà pochi voti perché secondo i sondaggi l’agire e le conseguenze dell’agire di questo governo tecnico sono lì da vedere”. “Io penso che questa coalizione sia stata fatta per favorire la sinistra e anche la sintonia che hanno nei confronti del programma della sinistra vanno in questa direzione ma non credo che gli italiani cadranno in questo tranello, soprattutto gli elettori moderati”, aggiunge. Sulla possibilità che la coalizione formata da Monti-Casini-Fini possa togliere voti al Pdl, “non credo – ha dice il Cavaliere – e su questo sono molto sereno. Contattando la gente mi ritrovo a tornare indietro, a quel momento magico del 2009 quando raggiunsi il 75% di consenso. Monti si è messo a livello di queste persone (Casini e Fini, ndr) e che Dio li assista. Io non ho timori e non penso che gli italiani possano cadere in una trappola di questo genere”.
L’ottimismo di Berlusconi si proietta anche sull’alleanza con la Lega: “Da Maroni sono solo parole ma io dentro di me sono tranquillo perché credo che troveremo il modo di lavorare”. Nelle prossime ore “mi incontrerò con i signori della Lega con cui ho avuto una solida collaborazione per tanti anni. Non capisco quale possa essere il vantaggio per la Lega nell’andare da sola. Resterebbe un partito piccolo, assolutamente ininfluente, i francesi dicono ‘quantité negligeable’. A Roma non potrebbero fare da megafono alle idee dei loro elettori del Nord e anche noi insieme a loro perderemmo la Lombardia. Se diventassimo in competizione – avverte – cadrebbero in un tempo non lungo Piemonte, Veneto e quasi cento amministrazioni comunali. La Lega quindi si troverebbe fuori da tutti i giochi e diventerebbe un partito ininfluente”.
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