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Calevo ritorna al lavoro, quattro arresti ma secondo la Dda potrebbero esserci nuovi fermi

Altri arresti sono possibili per il sequestro di Andrea Calevo, liberato il 31 dicembre da carabinieri e polizia nella sua cantina-prigione di Sarzana (La Spezia).
Gli inquirenti stanno vagliando le dichiarazioni del giovane imprenditore, per accertare chi ha collaborato, anche in ruoli secondari, all’impresa criminale. Lo annuncia il procuratore e coordinatore della Dda di Genova, Michele Di Lecce.
Gli arresti effettuati finora sono quattro. ”Sembra che altre persone – dichiara Di Lecce  - siano state coinvolte nella vicenda. Non è ancora accertato il numero preciso di quanti hanno partecipato all’irruzione nelle villa e alle fasi successive del sequestro, forse più di quattro, e in ogni caso restano da identificare tutti quelli che in vari modi possono avere collaborato con le persone arrestate. Altri arresti sono possibili, probabilmente non verranno effettuati nelle prossime ore anche se non si può escludere del tutto. In questo momento si stanno analizzando nuovi spunti. Calevo è stato ascoltato fino a ieri sera, ora occorre sviluppare le indicazioni che ci ha fornito”.
Secondo il prefetto Gaetano Chiusolo, direttore della Dac (Direzione centrale anticrimine), ”se i rapitori fossero riusciti a incassare il riscatto, sarebbero fuggiti all’estero” dice all’Adnkronos. ”Il gruppo che ha rapito Calevo è composto da italiani e stranieri, per lo più albanesi. Mentre questi ultimi sarebbero ritornati nella loro patria, altri, italiani, avevano preventivato la fuga in Sudamerica”.
”Le indagini proseguono – assicura Chiusolo – un sequestro di persona non può essere organizzato solo da 3 o 4 persone: stiamo valutando in modo particolare la posizione di altre 2 persone, su cui lavoriamo in maniera diretta. Fanno parte della lista di coloro che avevamo già individuato”.
Intanto l’imprenditore 31enne è tornato al lavoro nell’azienda che dirige insieme con la madre. Nei locali del gruppo Calevo, ad Arcola, il giovane ha incontrato i dipendenti, che gli hanno consegnato un omaggio, e vecchi clienti. L’imprenditore ha espresso la sua soddisfazione per essere tornato al lavoro e ha detto di sentirsi tranquillo.