Il premier troppo presente in Rai, interviene Zavoli: Sgarro dei direttori. Via libera alla par condicio
La commissione di Vigilanza ha approvato a larghissima maggioranza, dopo oltre 7 ore di esame degli emendamenti, la delibera sul regolamento per l’applicazione della par condicio sulle reti Rai. Diverse le modifiche introdotte con gli emendamenti. Tra quelle più significative alla bozza iniziale (nata prima che Monti decidesse di scendere in campo direttamente in questa tornata elettorale) la cancellazione del ‘diritto di tribuna finale’ a Monti in quanto premier uscente.
Inoltre è stato meglio specificato l’ambito di intervento concesso a chi ha un ruolo istituzionale ed è contestualmente candidato. Quanto alla querelle sugli ‘aventi diritto’ agli spazi nella fase antecedente la presentazione delle liste, si è deciso di ricalcare quanto previsto dalla delibera per elezioni del 2008, con la divisione tra le forze presenti in Parlamento. Sono stati inoltre introdotti i confronti, a diffusione regionale su Rai3, fra candidati presidenti di regione.
E’ intanto bufera per la presenza di Monti sulle reti del servizio pubblico. Dopo la partecipazione del Professore a Unomattina, la seconda nell’arco di 23 giorni, e le conseguenti proteste di Paolo Bonaiuti del Pdl, il presidente della commissione di Vigilanza Sergio Zavoli ha accusato i direttori di rete e di testata di essere troppo autonomi dalle regole della par condicio.
“C’è un atteggiamento recidivo inquietante. Uno sgarro c’è, è palese ed è grave”, ha detto nel corso dell’esame degli emendamenti alla bozza di regolamento sull’applicazione del par condicio in Rai per le prossime elezioni di cui è relatore, precisando che “va chiarito con la Rai come mai i direttori di reti o di testate decidano da soli chi invitare”. Zavoli ”non ha mai fatto riferimento al Presidente del Consiglio, nel corso della lunga seduta odierna della Commissione – ha precisato una nota della Commissione di vigilanza Rai – come possono testimoniare i numerosi deputati e senatori presenti”.
Le parole del presidente della vigilanza sono arrivate dopo il duro attacco dell’ex sottosegretario Paolo Bonaiuti (Pdl) che nel corso della seduta della Vigilanza ha duramente criticato quanto è accaduto negli ultimi giorni sulle reti pubbliche: “Se tanto allarme desta l’infrazione della par condicio da parte di un singolo politico – ha detto Bonaiuti riferendosi alla criticata presenza prenatalizia di Berlusconi in tv – perché non ci chiediamo come mai il rappresentante di una lista ancora senza nome va in onda nello stesso programma due volte nell’arco di 23 giorni?”, ha chiesto Bonaiuti, riferendosi questa volta alla presenza di Mario Monti ad ‘Uno Mattina‘. “Ci è andato come premier o come candidato? Così non si crea una posizione di privilegio?”, ha aggiunto. Lo stesso Bonaiuti ha poi chiesto ancora: “Per andare in Rai bisogna passare per Gubitosi o per i soliti canali?”.
E proprio proprio a causa dei ripetuti richiami al rispetto del pluralismo arrivati in questi giorni dai vertici aziendali ai direttori di reti, è saltata l’intervista di Monti da Massimo Giletti. L’ex premier e neo leader politico della nuova formazione centrista avrebbe dovuto essere ospite domenica prossima a ‘L’Arena’ su Rai1. Ma -a quanto apprende l’Adnkronos- la presenza di Monti è stata bloccata per motivi d’opportunità.
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