Monti e le tasse: Bisogna ridurle con cautela. L’Imu va modificata e pagata ai Comuni
Le tasse “vanno ridotte, ma con cautela”. A dirlo è Mario Monti a SkyTg24, aggiungendo che “è da rivedere l’intera struttura fiscale” e “va fatto in arco un po’ di anni”. La strada per far calare le tasse, comunque, è quella di “ridurre di più la spesa pubblica”. Un punto in meno di Irpef e il non alzare di un punto l’Iva a luglio “è possibile”, prosegue Monti. “Ci sono tutte queste possibilità. Queste e anche di più. Qual è la via maestra? Ridurre la spesa pubblica”. “Noi -aggiunge- ci siamo messi all’opera ma sulla spending review abbiamo trovato in Parlamento molte difficoltà. Ad esempio, il provvedimento sulla Province non corrisponde” a quanto aveva previsto il governo.
Per il Professore anche l‘Imu “va modificata”. “Il gettito va dato maggiormente ai Comuni”, dice, puntualizzando che l’imposta “è un frutto del precedente governo”. Alla domanda su quanto ha pagato di Imu, risponde “parecchio, ma non ho qui la cifra”. “Si occupa mia moglie di queste cose” spiega.
Nuova manovra ad aprile? “Sarà il nuovo governo a decidere”. Ma le organizzazioni internazionali “ci rinoscono di avere portato il bilancio al pareggio”. A novembre 2011 “c’era il rischio che la situazione diventasse tecnicamente catastrofica”, ora i conti “sono in ordine” e una manovra potrebbe essere necessaria solo “se ci dovessero essere eventi non previsti”.
A proposito della sua decisione di salire in politica, Monti dice che la stava “covando già da prima”, ma a fare da acceleratore è stato l’atto di sfiducia del Pdl che gli “ha rafforzato il convincimento”. Sulla decisione di presentare più liste alla Camera per la coalizione di centro assicura di “non aver subito diktat” e aggiunge “sono convinto che sia meglio così”.
Quanto ai tempi di ufficializzazione delle candidature della sua lista dice che li presenterà “nei prossimi giorni, non so se già martedì”. Il simbolo non corrisponde, invece, del tutto alla sua idea originaria. “Avrei preferito – spiega – non figurasse il mio nome: non mi piace espormi così. Ma essendo connotante…”.
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