Berlusconi raggiunge l’accordo con la Lega: il Cavaliere sarà capo della coalizione
Dopo una lunga giornata di trattative anche il Pdl chiude la partita sui cosiddetti apparentamenti in vista della sfida del 2013. Domani mattina, spetterà al responsabile nazionale elettorale del partito Ignazio Abrignani consegnare al Viminale la cartella con i documenti previsti. L’esponente pidiellino presenterà il simbolo (che resta invariato anche graficamente, uguale a quello del 2008), il programma e le alleanze. Sarà indicato leader della coalizione Silvio Berlusconi.
Il Cavaliere guiderà una coalizione di centrodestra formata innanzitutto dall’asse Pdl-Lega al Nord mentre per il Sud ci sarà la lista di stampo meridionalista ‘Grande sud’ promossa da Gianfranco Miccichè e sostenuta da alcuni governatori del Pdl, insieme alla formazione politica autonoma di Raffaele Lombardo, Mpa-Pds. Ci saranno inoltre ‘Fratelli d’Italia’- ‘Centrodestra nazionale’ del tridente La Russa-Meloni-Crosetto, il ‘Mir’ dell’imprenditore Samorì, ‘La Destra’ di Francesco Storace, ‘Intesa popolare’ di Giampiero Catone, i ‘Pensionati’ di Fatuzzo. ‘Rinascimento Italia’-'Lista del merito’ di Arturo Artom sarà alleata del Pdl al Senato mentre correrà da sola alla Camera.
Tra le new entry, apparentate con il partito di Berlusconi c’è una lista ‘Anti Equitalia’ presentata dal movimento Noi consumatori fondato dall’avvocato napoletano Angelo Pisani, presidente della municipalità di Scampia, sul simbolo è scritto in primo piano ‘Liberi da Equitalia’ con i colori della bandiera italiana mentre sullo sfondo quattro pezzi azzurri compongono un puzzle con i temi più sentiti dai consumatori: il caro assicurazione, l’Imu l’ingiustizia e gli abusi.
Non ci sarà nessuna lista centrista formata dagli ex Dc del Pdl. I Cristiano popolari di Mario Baccini e la Dca di Gianfranco Rotondi, in qualità di soci fondatori del Popolo della libertà resteranno nel progetto politico voluto da Berlusconi. Il Pid di Saverio Romano invece ha firmato un accordo elettorale in base al quale alla Camera avrà alcuni candidati propri nelle liste pidielline collegate al Cavaliere, mentre al Senato si presenterà con il proprio nome e simbolo Pid-Cantiere popolare.
E’ stato intanto depositato al Viminale il simbolo della Lega dove ”non è contenuto il nome di Tremonti”, ha precisato il senatore Roberto Calderoli in merito ”a quanto erroneamente riportato oggi da alcune agenzie di stampa”, ”ma il simbolo del suo movimento, che sosterrà poi a livello regionale, con una sua lista autonoma, la candidatura di Maroni a presidente della Regione Lombardia”.
Oggi sono stati depositati al Viminale anche tutti i simboli della coalizione di centrosinistra capitanata da Pier Luigi Bersani. Il partito principale, il Pd, figura al numero 144, mentre Sel di Nichi Vendola è al numero 38. Il Centro democratico di Bruno Tabacci e Massimo Donadi sono rispettivamente ai numeri 137 e 139. Al numero 134 si è posizionato, invece, il simbolo ‘Il Megafono’ lista Crocetta, che si presenta per il Senato in Sicilia. Al numero 136, infine, un altro partito della coalizione di centrosinistra, il Sud Tiroler Volkpartei con la stella alpina. Complessivamente i partiti della coalizione di centrosinistra sono 7.
Tra i simboli depositati al Viminale spunta anche il ‘Movimento bunga-bunga’. A capo della singolare lista un torinese, Marco Di Nunzio, con un programma che tra le altre cose mira all’abolizione dell’Imu, al riscatto della sovranità monetaria e alla cancellazione del debito pubblico. Il ‘Movimento bunga-bunga’ punta all’uscita dall’area euro del nostro Paese, al grido ‘Con la lira si stava meglio’. Altro obiettivo, sul fronte dei costi della politica, l’abolizione di Regioni, Province, società partecipate a municipalizzate.
E poi c’è ‘La rosa nera’, che mira a raccogliere i ‘gay di destra’. A capo dell’iniziativa Salvatore Fiorello, un giovane ballerino di danza del ventre. “Obiettivo – spiega – è sdoganare l’omosessualità tra gli elettori di centrodestra. Se uno è gay deve essere obbligatoriamente di sinistra?”.
Tra i contrassegni che sono stati presentati al Viminale per le prossime elezioni politiche c’è anche il simbolo di ‘Alba dorata’. Il partito che si ispira al movimento estremista greco si presenta sia per il Senato sia per la Camera nelle circoscrizioni di Lazio e Piemonte.
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