Costa Concordia, un tragico anniversario. Si ricordano le 32 vittime, due mai emerse
Un anno fa il naufragio della Costa Concordia. Tanti i parenti e familiari delle vittime presenti oggi sull’isola del Giglio per ricordare la tragedia di quella ‘maledetta notte’ che fece 32 vittime. Nessuno, ci avrebbe creduto, eppure sono tornati. E non per ‘turismo del dolore’ -in fin dei conti il loro- ma per ringraziare la popolazione per i soccorsi ricevuti. Sono arrivati da varie parti d’Italia ma anche dall’estero: insieme a toscani e lombardi, sardi e siciliani sono giunti anche americani, olandesi, ma anche francesi e spagnoli. “Un pellegrinaggio della memoria”, come lo ha definito qualche ex passeggero, e tutti, appena sbarcati al porto, intervistati dai giornalisti di mezzo mondo, rievocano la paura di quella notte e raccontano di portarsi dietro ancora l’ansia di quei momenti e di esserne rimasti traumatizzati probabilmente per sempre.
Ieri anche l’arrivo del capo della Protezione civile, Franco Gabrielli per un punto della situazione alla vigilia del giorno del naufragio. Non senza prima rivolgere un “primo pensiero alle trentadue vittime” di quella notte, Gabrielli ha anche sottolineato che tra queste “ci sono anche le due persone che non sono state ancora riconsegnate alle loro famiglie e questo è forse l’elemento più straziante di tutta questa vicenda. Ci saranno tempi e modi per approfondire tutto quello che di buono è stato fatto o poteva essere fatto in questa vicenda -ha aggiunto Gabrielli- ma oggi innanzitutto c’è il dovere della memoria, del ricordo delle vittime”. In seguito, l’annuncio: il relitto della Costa Concordia verrà rimosso entro la fine dell’estate 2013. Gabrielli ha sottolineato come il naufragio della nave davanti al porto del Giglio vada considerato come “un fatto eccezionale”, come altrettanto eccezionale è la sua rimozione. Gabrielli ha poi precisato che è ragionevole immaginare che si possano verificare delle sospensioni delle attività di cantiere, dovute alle condizioni meteo-marine avverse o comunque a situazioni non prevedibili, per cui non si posso escludere eventuali slittamenti nel tempo. Tuttavia Gabrielli ha dichiarato che per quanto già fatto “ci possiamo ritenere moderatamente soddisfatti” e quindi a oggi, rispetto al programma dei lavori ancora da compiere, si può ritenere plausibile la data di settembre prossimo come conclusione delle operazioni, con il rigalleggiamento della Concordia e il suo trasferimento in un porto che ancora non è stato scelto. “In questa vicenda abbiamo avuto una parte privata che ha dimostrato grande serietà e ha mantenuto gli impegni assunti che meglio non potevamo auspicare” ha detto poi Gabrielli parlando del comportamento tenuto da Costa Crociere dopo il naufragio. “Abbiamo avuto una parte privata seria rispettosa degli impegni e che si è dimostrata affidabile nel lavoro da compiere”.
Tra gennaio e marzo scorsi, grazie all’operazione di svuotamento dei serbatoi del carburante, è stato evitato un “disastro ambientale imminente”. Gabrielli ha anche sottolineato la tempestività con cui è stato impedito quasi un anno fa il potenziale impatto ambientale, collegato al naufragio. Grazie all’operazione di defueling, è stato tolto almeno il 95% del carburante presente nella nave e che rischiava di riversarsi in mare. Le operazioni iniziarono il 12 febbraio e furono portate a termine con successo il 24 marzo successivo. Sono state estratte circa 2.100 tonnellate di carburante dai 17 serbatoi della nave. “Rispetto a un evento straordinario, che non ha mai avuto precedenti nel mondo, credo che tutto sommato ci possiamo ritenere moderatamente soddisfatti”, ha detto Gabrielli.
Altri elementi rassicuranti sulla stabilità del “mostro” adagiato di fronte all’isola vengono dall’ingegnere Franco Porcellacchia, che per conto di Costa Carnival segue il cantiere, allestito al Giglio per la rimozione del relitto. Secondo Porcellacchi le previsioni di ingegneria matematica, effettuate sul caso della Costa Concordia “sono confortanti e ci dicono che non ci saranno rotture” della nave quando sarà messa in trazione per il suo rigalleggiamento. “Stiamo usando un modello matematico che ci permette di fare le verifiche più sofisticate”, ha aggiunto. L’ingegnere ha detto anche che sono state fatte più verifiche incrociate anche con Fincantieri che costruì la Concordia e tutti i dati a disposizione tendono ad escludere possibili rotture della nave quando verrà fatta rigalleggiare. Anche Maria Sargentini, direttrice dell’Osservatorio sull’emergenza della Costa Concordia, presente alla conferenza stampa all’Isola del Giglio, si è mostrata prudente su un’ipotetica spaccatura della nave: “Mi sembra un rischio molto remoto”.
Rassicurazioni che però sgombrano solo parzialmente le nubi che incombono sulla piccola isola toscana. “Siamo preoccupati per la prossima stagione turistica, perché ci sarà sovraesposizione, probabilmente proprio da maggio, tra l’attività economica principale della nostra comunità, il turismo e il culmine delle operazioni per la rimozione del relitto”, ha detto il sindaco, Sergio Ortelli. “Stiamo studiando misure per mitigare questo forte impatto non solo del relitto ma anche del cantiere che nel periodo estivo sarà massimamente impegnato”, ha aggiunto Ortelli. Il sindaco ha detto che si sta studiando una serie di iniziative anche con la Regione Toscana e con altri enti e non è escluso che anche Costa Carnival possa dare il suo contributo. “Stiamo pensando a una serie di misure affinchè la penalizzazione che abbiamo già avuto nella scorsa stagione turistica non possa rovinare la nostra attività economica principale anche nella nuova”, ha affermato tra l’altro Ortelli. Nello scorso periodo estivo le strutture ricettive dell’isola hanno risentito di un calo tra il 18-20 e il 30%, dovuto non solo alla crisi economica ma anche agli effetti negativi del disastro. “Faremo azioni di promozione della nostra isola per far sapere agli italiani e al resto del mondo che nella nostra isola c’è un ambiente straordinario, un mare pulito e una popolazione straordinaria, come ha dimostrato proprio in quei giorni terribili del naufragio”.
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