Quote latte, “tangenti a funzionari e politici”: perquisite le sedi della Lega a Torino e Milano
Perquisizioni della Guardia di Finanza nelle sedi della Lega Nord di Milano e Torino nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità sulle quote latte. L’ordine di perquisizione è partito dal pm Maurizio Ascione e i reati ipotizzati sono bancarotta fraudolenta e corruzione in relazione al crack della societa cooperativa “La Lombarda’, travolta da un ‘buco’ di 80 milioni. A quanto si apprende le perquisizioni sono iniziate ieri in serata per concludersi a tarda notte.
Presenti negli uffici nella sede di via Bellerio il segretario federale Roberto Maroni, il presidente Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Roberto Cota. Contestualmente alle perquisizioni, il pm ha ascoltato come persone informate sui fatti la segretaria di Bossi, Daniela Cantamessa e la segretaria della sede torinese Loredana Zola. Mentre l’inchiesta è secretata.
Il leader del Carroccio, da Cernobbio, esclude ogni possibile coinvolgimento del Carroccio: ”La Lega non c’entra nulla, siamo terzi e quindi la questione è chiusa. La procura pensava di trovare dei documenti di una dipendente di via Bellerio – ha proseguito Maroni – ma non è stato trovato nulla. Abbiamo fornito alla Guardia di Finanza la totale collaborazione e quindi non è vero, come ha scritto qualcuno, che abbiamo posto la questione dell’immunità perché l’inchiesta riguarda appunto una società estranea alla Lega”. Alla domanda dei giornalisti se sia in grado di escludere ogni possibile coinvolgimento nell’inchiesta di esponenti della Lega, Maroni ha risposto con un secco ”certo, è così”.
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