Scandalo a Parma, arresti domiciliari per l’ex sindaco Pdl. Fondi pubblici per spese elettorali
Con l’accusa di corruzione e peculato la Guardia di Finanza di Parma ha eseguito quattro provvedimenti di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti dell’ex sindaco del Comune di Parma, Pietro Vignali, dell’ex presidente del Cda e consigliere delegato di Stt Holding Spa e Alfa Spa, Andrea Costa, del vicepresidente di Iren Mercato Spa, ex coordinatore provinciale Pdl a Parma, Luigi Giuseppe Villani e dell’editore, consigliere e presidente del Cda della società Iren Emilia Spa, Angelo Buzzi.
I finanzieri hanno anche sequestrato beni per circa 3,5 milioni di euro, su disposizione del gip. Si tratta di beni mobili e immobili intestati e o riconducibili agli arrestati. In totale sono 17 gli indagati.
Nel corso delle articolate indagini, eseguite anche attraverso l’approfondito esame di documentazione bancaria, contabile ed extra contabile, nonché di attività di natura tecnica, è stato appurato che gli indagati hanno tenuto costantemente, nel corso di più anni, una ”condotta fraudolenta finalizzata ad accumulare ingenti ricchezze da destinare ad usi strettamente privati”.
Tra le altre cose il denaro accumulato illegalmente, secondo quanto ricostruito dai finanzieri del comando provinciale di Parma, sarebbe stato usato per il finanziamento della campagna elettorale per le amministrative di Parma del 2007, per la fidelizzazione della popolazione parmense – e non a un particolare movimento politico, anche al fine di una eventuale candidatura alle successive elezioni politiche – e al controllo della stampa locale.
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