Lazio, zecca clandestina smantellata: produceva monete false di 1 e 2 euro
Una zecca clandestina per la produzione di monete false da 1 e 2 euro, è stata scoperta e smantellata, alle porte di Roma, dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza che ieri hanno fatto irruzione in un casale di Gallicano nel Lazio. Arrestati tre pregiudicati.
I finanzieri del Gruppo di Aversa e i carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma hanno fatto irruzione all’interno dell’autorimessa di una villa isolata, nelle campagne di Gallicano nel Lazio, adibita a vera e propria zecca clandestina per la coniazione di monete euro false di ottima fattura. Tre i falsari arrestati in flagranza di reato, mentre stavano producendo le monete contraffatte: due di loro vantano un’esperienza da orefici e incisori, messa a frutto per la creazione delle matrici impiegate per la coniazione.
Per meglio ingannare la buona fede delle persone e agevolare l’immissione in circolazione della valuta falsa, le monete da 2 euro erano coniate con la faccia nazionale italiana nella versione commemorativa ‘Olimpiadi Invernali di Torino’, meno diffusa e conosciuta, così come le monete da un euro riportavano la faccia nazionale francese, meno frequente nel nostro Paese.
Oltre alle numerose monete false già pronte per essere spese, carabinieri e finanzieri hanno sequestrato, all’interno dell’opificio clandestino, anche decine di migliaia di anelli e tondelli necessari per l’illecita produzione, in procinto di essere utilizzate per la ulteriore coniazione di un ingente quantitativo di monete da immettere nel mercato.
Posti sotto sequestro anche la pressa idraulica, i conii per le incisioni ed altro materiale impiegato per la falsificazione, per un valore totale di circa 120.000 euro. Nel corso dell’operazione è intervenuto sul posto anche personale dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Coin National Analysis Centre) competente per le analisi tecniche sulle monete, nonche’ l’European Technical Scientific Centre (Etsc) presso l’Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode (Olaf) della Commissione Europea, per la valutazione della diffusione della contraffazione anche a livello internazionale.
Alto è infatti l’interesse delle Istituzioni europee per la protezione della valuta comunitaria. La Procura della Repubblica di Tivoli, informata dei fatti, ha convalidato gli arresti e impartito direttive per lo sviluppo delle indagini.
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