Elezioni, la Ue spinge per far votare gli studenti Erasmus. E il Viminale pensa ad un decreto ad hoc
Dopo l’invito del presidente del Consiglio Mario Monti a ”fare di tutto’ per far votare gli studenti all’estero per l’Erasmus, arriva anche il pressing dell’Unione europea. La Commissione europea “sostiene con forza gli sforzi in corso in Italia per assicurare che gli studenti Erasmus possano votare” alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, ha detto Dennis Abott, portavoce della commissaria alla Cultura Androulla Vassiliou, sottolineando come “gli studenti di qualsiasi nazionalita’ non debbano essere discriminati”.
“Noi non stiamo criticando la situazione in Italia – ha tenuto a precisare il portavoce, ricordando che “le regole per partecipare alle elezioni sono fissate dai Paesi membri” – stiamo accogliendo con favore gli sforzi in corso per cercare di risolvere la questione, per assicurare un principio importante”, che e’ quello del diritto all’esercizio di voto.
In vista del Consiglio dei ministri di domani, intanto, il Viminale sta verificando in queste ore tempi e costituzionalità di un eventuale decreto ad hoc che garantisca il voto degli studenti Erasmus e degli altri italiani, non iscritti all’Aire, ma momentaneamente all’estero.
Fonti del ministero dell’Interno spiegano che e’ necessario innanzitutto valutare tutti i criteri di costituzionalità, ovvero che sia assicurata l’opportunità di votare a tutti i connazionali all’estero e non solo agli studenti, e che il decreto possa essere convertito in legge in tempi utili.
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