Medici che sponsorizzano acqua minerale negli ambulatori: scoppia la polemica
Arriva la pubblicità negli studi dei medici di famiglia. In alcuni ambulatori sono infatti comparsi poster che invitano a consumare specifici marchi di acque minerali, considerate “salutari”.
L’iniziativa è il frutto di un accordo siglato dalla Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) con l’azienda a cui fanno capo due acque minerali. Un’iniziativa lecita, ma che lascia aperto un interrogativo: è giusto invitare i pazienti a consumare una determinata marca di acqua minerale? I primi a ritenerla “inopportuna” sembrano essere proprio i medici. Anche perché l’iniziativa in questione prevede il sorteggio di un premio, per i camici bianchi che espongono il poster, di 100 crociere per due persone sul veliero ‘La signora del vento’.
Il regolamento del concorso invita infatti i medici che intendono partecipare, a registrarsi in una sezione del sito accessibile solo ai tesserati Fimmg. In questo modo si riceve il materiale promozionale da esporre nella sala d’aspetto. Bisogna però rispettare alcune regole. Innanzitutto, il poster deve essere affisso “in modo che sia ben visibile dai pazienti’. E per dimostrarlo va scattata una foto “che mostri in modo chiaro ed evidente l’avvenuta affissione”. Il regolamento parla chiaro: “Il poster deve rimanere affisso e visibile per almeno 365 giorni dalla data di invio della foto”.
E il medico che aspira alla crociera è bene che rispetti alla lettera queste regole. L’azienda si riserva infatti “il diritto di annullare la partecipazione al concorso qualora, a seguito di una verifica, il poster non risultasse esposto nei termini previsti”. Il messaggio in grande vista al centro del manifesto è eloquente: le acque dello spot “sono preziose alleate per la tua salute. Chiedi consiglio al tuo medico di famiglia”.
Sono proprio i camici bianchi i primi ad essere perplessi: “Non so se ci siano aspetti di illiceità – afferma Guido Giustetto, medico di famiglia di Torino che fa parte dell’associazione ‘No grazie pago io’ – ma l’iniziativa è inopportuna. Il primo motivo – spiega – è scientifico: non c’è evidenza scientifica della necessità di bere oltre lo stimolo della sete e soprattutto non ci sono studi che dimostrano che l’acqua del rubinetto è peggiore di quella minerale imbottigliata”.
Per l’esponente di ‘No grazie pago io’, associazione che ha come obiettivo diminuire l’influenza delle industrie sulle scelte dei medici, c’è poi un problema legato all’immagine del camice bianco. “Se un paziente viene nel mio studio e vede un poster del genere – spiega – pensa che queste acque sono migliori delle altre. Non c’è neanche bisogno che io dica nulla. L’autorevolezza del medico fa gioco e può indurre il paziente a fare determinate scelte”.
In materia di pubblicità il codice deontologico dei camici bianchi parla chiaro: “Il medico – sottolinea Giustetto – non può sponsorizzare nessun prodotto, però in questo caso è difficile imputargli di fare pubblicità in prima persona”. Difficile, quindi per l’Ordine, intervenire: “L’Ordine può agire solo sul singolo professionista, non nei confronti di un soggetto giuridico com’è la Fimmg”. Intanto, ‘No grazie pago io’ ha comunque fatto partire una lettera con destinatari il ministro della Salute Renato Balduzzi e il presidente nazionale dell’Ordine dei medici, Amedeo Bianco, in cui si segnala il caso. C’è da dire che la Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) è intervenuta, almeno ufficiosamente. “Abbiamo parlato con il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo – dichiara il segretario nazionale della Fnomceo, Luigi Conte – e gli abbiamo chiesto di ‘ritarare’ il messaggio su basi eticamente e deontologicamente condivisibili. Milillo si è impegnato a riconsiderare la cosa. Diciamo che, per il momento, è stato un ‘abboccamento’ ufficioso”.
Anche per Conte, l’iniziativa della Fimmg è poco opportuna: “Non è simpatico che un’associazione sindacale esponga il professionista a eventuali sanzioni”. Secondo Milillo, che proprio oggi ha ricevuto una lettera del presidente della Fnomceo, “la valutazione di opportunità è personale. Però- sottolinea – se l’iniziativa ha urtato la sensibilità di qualcuno siamo pronti a rivederla. Magari nel punto che più ha sollevato polemiche: la crociera premio. Anche se – precisa Milillo – solo una minoranza dei medici ha partecipato al concorso”.
“Dopodomani comunque si riunirà il Comitato centrale della Federazione degli Ordini e affronteremo anche la questione della pubblicità negli studi dei medici di famiglia”. E’ quanto riferisce all’Adnkronos Salute lo stesso Conte. “Dalla riunione – aggiunge Conte – dovrebbe uscire qualcosa di ufficiale in merito”. Difficile, comunque, che possano partire sanzioni a carico dei medici coinvolti”.
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