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Bersani risponde a Monti su Mps: Ormai il professore trova difetti al Pd ogni giorno

Monti? “Trova un difetto al Pd tutti i giorni, per un anno non ne ho mai sentiti…”. Così Pier Luigi Bersani, replica alle parole di Mario Monti che oggi ha individuato presunte responsabilità del Pd sulla vicenda del Monte dei Paschi di Siena.
E da twitter il capogruppo Pd alla Camera Dario Franceschini aggiunge: “Ascolto Monti attaccare Parlamento e Pd e mi chiedo se è lo stesso premier che abbiamo sostenuto o un suo sosia a caccia cinicamente di voti”.
A fare quadrato intorno ai democratici è anche il leader di Sel Nichi Vendola: “E’ sgradevole Monti che dà lezioni di buona finanza al Pd sul caso Mps. Farebbe bene a tacere”. L’alleato numero uno di Pier Luigi Bersani ricorda che “noi abbiamo denunciato i derivati e le magie di Tremonti come punto di precipitazione dell’economia ma Monti si è sempre dimostrato un interlocutore disattento. Io gli ho scritto, avendo sottoscritto come Regione dei derivati, chiedendogli se non fosse il caso di intervenire a tutela di chi sottoscrive un mutuo o un contratto. Ma ogni volta che si deve intervenire su chi sta alla base della piramide sociale si è sempre veloci e anche un po’ sciatti. Quando lo si deve fare su chi è al vertice ci sono sempre delle difficoltà tecniche. Viene da dire che la tecnica è forte con i deboli e debole con i forti”.
La tesi secondo la quale “il Pd c’entra” nella vicenda di Mps, viene però sostenuta dal leader Udc e alleato del professore Pier Ferdinando Casini: “La responsabilità politica è quella che ha detto Renzi, che è stato candidato alle primarie del centrosinistra ed è sindaco di Firenze, quindi conosce bene il territorio. Se lo dice lui, faccio fatica a non dirlo io…”.
A incalzare il Pd è anche il Pdl. “Da decenni il principale partito della sinistra – attacca il capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri – fa di quella banca ciò che vuole. La Finocchiaro – incalza Gasparri – è disposta a un faccia a faccia sul tema? Sa niente della Banca 121, delle nomine lottizzate con scontri interni al suo partito? Delle guerre tra esponenti di rilievo del suo partito per il controllo del Mps? Hanno una banca e ora avranno tanti guai. Peccato che anche i cittadini incolpevoli subiranno enormi danni”, conclude Gasparri.
Non tira in ballo il Pd ma parla di ”situazione è molto grave” e “puzza di tangenti” la Lega di Roberto Maroni. “Credo che il governo che verrà a riferire in Parlamento, come ho chiesto, debba procedere al commissariamento se viene accertata la tangente di Mps – afferma il leader del Carroccio – visto che ci ha messo 4 mld di euro, per procedere al suo risanamento e alla vendita”. Non solo. Maroni ha chiesto anche che “il prossimo Parlamento costituisca una commissione speciale d’inchiesta su tutte le banche, su quello che hanno fatto in questi ultimi due anni, sul perché non danno soldi alle imprese e su come spendono i soldi e sugli intrecci tra banche e imprese”.